Si stava allenando nei campi di allenamento della Città del Ragazzo, sotto l’occhio attento dell’allenatore dei giovanissimi nazionali Rossano Casoni, quando ha avvertito un forte mal di testa e si è fermato. Pochi istanti dopo era già privo di conoscenza, in viaggio verso la terapia intensiva dell’ospedale di Cona. Sono ore di vere apprensione per i giocatori e gli amanti della Spal, dopo che una giovane promessa di appena 14 anni è stata ricoverata al Sant’Anna per un’embolia cerebrale accusata ieri pomeriggio durante gli allenamenti.

Il giovane, originario di Baricella in provincia di Bologna, era al suo terzo giorno di attività con la società ferrarese, che lo ha prelevato nelle ultime settimane da un club del bolognese. L’allenamento stava proseguendo come di consueto con la preparazione fisica che precede l’avvio del campionato, quando il giovanissimo calciatore ha accusato una forte emicrania e ha chiesta a Casoni il permesso di fermarsi. Il mister ha subito intuito che qualcosa non andava e ha allertato il 118. Ma mentre l’ambulanze si precipitava sul posto il ragazzo aveva già perso conoscenza.

Il giovane è arrivato in ospedale in gravi condizioni e dopo un primo controllo i medici del Sant’Anna hanno capito che il malore era stato causato da un embolo che, dopo essersi staccato da un’arteria, era andato a chiudere una vena del cervello. Non c’era un attimo da perdere: i chirurghi hanno operato d’urgenza per rimuovere l’embolo, salvando così la vita al giovanissimo paziente.

Una buona notizia che ha risollevato gli animi di tifosi e compagni di squadra, anche se la preoccupazione resta ancora tanta: bisognerà infatti valutare se il malore ha lasciato danni o altre complicazioni e per il momento restano ancora tutti col fiato sospeso. Da fonti informali apprendiamo che stamattina il giovane si sarebbe risvegliato e sarebbe stato vigile e reattivo agli stimoli, ma anche che avrebbe manifestato una paralisi alla parte sinistra del corpo. Nel corso della giornata sarebbe però già comparso qualche segno di ripresa, con il giovane che è riuscito almeno in parte a muovere il braccio e la gamba.

In ospedale, oltre alla famiglia del ragazzo, sono accorsi dirigenti e giocatori della Spal per manifestare la propria vicinanza al giovane compagno: “Siamo vicini alla famiglia e al ragazzo – afferma il presidente Walter Mattioli -, oggi siamo andati a trovare i genitori e abbiamo messo a disposizione tute le nostre conoscenze. Il ragazzo deve cercare di essere tranquillo: sarà una partita lunga ma sono sicuro che ce la farà e che supererà questo momento. È un ragazzo giovane e forte fisicamente e noi facciamo non solo il tifo, ma saremo con lui tutti i giorni per dare una mano”.