Lettere al Direttore
2 Agosto 2014

La “privatizzazione” di piazza Castello a Ferrara

di Redazione | 5 min

E’ ormai consuetudine del Comune di Ferrara, in particolare con gli eventi inseriti nella inziativa “Ferrara sotto le stelle”, di “privatizzare” Piazza Castello, una delle più belle piazze della città.

Perché dico questo? Perché io e la mia compagna ne abbiamo subito una dimostrazione palese il 28 luglio scorso, poche ore prima dell’inizio del concerto dei “Simple Minds”.

Ecco come si sono svolti i fatti:

“Alle ore 18’30, uscendo con la mia compagna dal supermercato Conad sito in via Garibaldi, ci siamo diretti verso il Castello passando per i giardini di Piazza Repubblica.

Con nostra grande sorpresa, l’area di accesso a Piazza Castello (immediatamente adiacente a Piazza Repubblica) era transennata ed era impossibile passare.

Due volte ci è stato impedito da responsabili privati di sicurezza di farlo, asserendo che non si poteva attraversare l’area perché riservata integralmente ad un concerto.

Dovendo recarci all’ortofrutta situata in Piazza Castello, proprio di fronte al Castello, ci hanno detto di fare il giro per via Frizzi.

Dopo avere percorso tale via, ci siamo ritrovati nuovamente di fronte a Piazza Castello, anche qui integralmente transennata e con impossibilità di accesso.

Stavolta, oltre ad un responsabile privato di sicurezza c’erano due addetti delle forze dell’ordine.

Ci siamo rivolti ad uno di questi ultimi chiedendo gentilmente se potevamo attraversare l’area e malgrado la mia compagna sia disabile ci è stato nuovamente impedito di farlo.

Nel frattempo, ad un altro disabile su carrozzina (accompagnato) è stato riservato lo stesso trattamento.

Alla fine, siamo stati costretti a rinunciare al nostro progetto e a tornare a casa.

Analoga sorte nel giro di meno di un quarto d’ora è stata riservata ad almeno un’altra mezza dozzina di persone, di cui almeno la metà mandati via (verbalmente) dai responsabili privati di sicurezza presenti nell’area.

E’ assolutamente inammissibile che dei responsabili privati di sicurezza impediscano il passaggio di un’area pubblica a dei liberi cittadini, come è altrettanto inconcepibile che dei rappresentati delle forze dell’ordine impediscano a dei liberi cittadini di circolare liberamente in conformità all’art. 16 dalla Costituzione Italiana (libertà sancita perfino dall’art. II-105 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea), che dice testualmente quanto segue:

“Ogni cittadino può circolare e soggiornare liberamente in qualsiasi parte del territorio nazionale, salvo le limitazioni che la legge stabilisce in via generale per motivi di sanità o di sicurezza.

Nessuna restrizione può essere determinata da ragioni politiche.”

In ogni caso, andava garantito il passaggio della zona (in cui per altro non vi erano lavori in corso, né l’evento era ancora cominciato) a maggior ragione perché vi è una violazione manifesta dell’articolo 26 della Legge 104/92 che sancisce il diritto alla mobilità dei disabili su tutto il territorio comunale sempre e comunque e che dice quanto segue:

“1.          Le regioni disciplinano le modalità con le quali i comuni dispongono gli interventi per consentire alle persone handicappate la possibilità di muoversi liberamente sul territorio, usufruendo, alle stesse condizioni degli altri cittadini, dei servizi di trasporto collettivo appositamente adattati o di servizi alternativi.

2.            I comuni assicurano, nell’ambito delle proprie ordinarie risorse di bilancio, modalità di trasporto individuali per le persone handicappate non in grado di servirsi dei mezzi pubblici.”

Detto questo, risulta che Il permesso di uso del suolo pubblico è stato concesso in modo del tutto abusivo anche in virtù del fatto che è stato “privatizzato” temporaneamente un bene pubblico per avvantaggiare soggetti privati: oltre al complesso rock dei Simple Minds, anche a ben due locali presenti in Piazza Castello, (le cui verande di servizio sono rimaste aperte per tutta la durata del concerto!). In quest’ultimo caso, sono stati favoriti nettamente tali esercizi rispetto ad altri analoghi operanti nel centro cittadino.

Per quanto riguarda infine il tema della sicurezza, nutro seri dubbi che l’area in questione sia idonea per la realizzazione di tali eventi, sia per l’assenza di “corridoi” laterali di passaggio (come fanno perfino in Piazza San Pietro a Roma durante gli interventi del Papa!) fondamentali per intervenire in caso di assistenza sanitaria, sia perché Ferrara essendo una città antica, che ha subito di recente un terremoto (le cui tracce sono ancora visibili oggi!), non presenta affatto da un punto di vista architettonico garanzie effettive di sicurezza e di mantenimento del patrimonio artistico esistente (ricordo che Ferrara è Patrimonio UNESCO). Le pessime esperienze di Pompei e Venezia (concerto dei Pink Floyd negli anni ’80 che compromise non poco i monumenti del centro cittadino) sono lì a dimostrarlo. E’ davvero il colmo che si stia lavorando in questo momento al restauro di tutte le torri del Castello e che l’amministrazione cittadina permetta la realizzazione di manifestazioni canore le cui forti vibrazioni possono essere estremamente nocive alla conservazione di una delle zone più belle della città, tanto da non poter escludere che in futuro possano avverarsi eventuali crolli con possibili danni a persone e cose.

Concludo dicendo che le piazze delle città italiane non possono essere destinatarie di simili eventi, né diventare dei Luna Park, perché le loro origini storiche e la loro conformazione non sono adatte a questo tipo di manifestazioni.

Cosa ancora più grave quando le decisioni delle autorità violano palesemente i diritti dei cittadini ed in particolare quelli dei disabili!

Come già accade da tempo nelle grandi città vicine a Ferrara, i concerti rock possono tranquillamente trovare la loro giusta collocazione nei palazzetti dello Sport o negli stadi, siti che in questa città di certo non mancano!

Mi auguro quindi che l’amministrazione comunale proceda in tal senso, sia per senso di rispetto dei diritti dei cittadini che è chiamata a difendere e a rappresentare, sia per la conservazione del patrimonio artistico e degli edifici presenti in questa meravigliosa città che è Ferrara.

Yvan Rettore

Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com