Politica
29 Luglio 2014
La giunta chiede ai ferraresi di fare la loro parte esponendo la bandiera arcobaleno in segno di pace

Il Comune di Ferrara per la pace in Medio Oriente

di Redazione | 2 min

unnamed (2)Di fronte alla nuova escalation di violenza a Gaza e in Israele, il Comune di Ferrara lancia il proprio appello per la pace chiedendo, con un orientamento di giunta approvato questa mattina, che il Governo italiano, l’Unione Europea e l’Onu agiscano “con determinazione, efficacia e lungimiranza per imporre l’immediato cessate il fuoco; proteggere la popolazione della striscia di Gaza e inviare tutti gli aiuti necessari per soccorrere i feriti e assistere i civili; dispiegare una forza d’interposizione internazionale dell’Onu nella striscia di Gaza con un reale coinvolgimento dell’Unione Europea; e definire un piano per mettere fine a ogni forma di violenza e all’occupazione militare e giungere a un accordo di pace giusto e duraturo basato sulle risoluzioni delle Nazioni Unite e sul principio ‘due stati per due popoli: stessa dignità, stessi diritti, stessa sicurezza’”.

A ulteriore dimostrazione della propria attenzione per il conflitto in corso in Medio Oriente, il Comune di Ferrara ha inoltre deciso di aderire alla ‘Marcia Perugia-Assisi per la pace e la fraternità’ del 19 ottobre prossimo e di esporre la bandiera arcobaleno della Pace sulla residenza municipale, pur “consapevole che si tratta di un gesto simbolico”, ma con la convinzione che sia “fondamentale contribuire a fare in modo che una campagna di opinione internazionale trasformi un conflitto aperto fra Hamas e Israele, che ha colpito duramente i civili, in una tregua e che le armi lascino il posto al dialogo”.

“La giunta – infine – chiede a tutti i ferraresi di fare la loro parte, esponendo su balconi e finestre delle proprie case la bandiera arcobaleno in segno di pace, come gesto di mobilitazione e presa di coscienza collettiva”. Una mobilitazione che ha coinvolto la comunità estense nelle ultime settimane con il doppio presidio per la pace in piazza, con la presentazione della campagna Bds Italia (un acronimo che sta per “Boicotta, Disinvesti, Sanziona Israele”) al centro sociale La Resistenza e con la proiezione del documentario “Cast Lead – colpirne uno per educarne cento” del videomaker ferrarese Alberto Gigante al consorzio Wunderkammer.

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