Economia e Lavoro
28 Luglio 2014
Approvate le linee guida per crescita e occupazione. A settembre un tavolo di confronto

Più imprese e meno burocrazia, ecco la ricetta Cciaa

di Redazione | 3 min

camera commercioLibertà di impresa, attrattività, accesso al credito, semplificazione amministrativa. Sono questi i principali obiettivi della “Piattaforma per il lavoro e la competitività”, le cui linee guida sono state messe a punto, venerdì scorso, dalla giunta della Camera di commercio di Ferrara.

Nove le “direzioni di sviluppo” (Favorire le imprese; Il welfare come motore di sviluppo; Dare maturità al sistema turistico-culturale, con un’offerta partecipata e un’industria produttiva; Una Pubblica amministrazione rinnovata; Connotare il concetto di Smart City; Trasporti e mobilità; Rapporto Università e imprese, driver fondamentale di crescita; Qualità urbana diffusa; Investimenti Diretti Esteri) e diversi gli strumenti individuati per percorrerle. Fra questi figurano l’Accordo per la competitività, per definire tempi certi, numero di posti di lavoro previsti, incentivi anche fiscali e ricorso semplificato agli strumenti urbanistici per la localizzazione di insediamenti produttivi, l’ampliamento di insediamenti già esistenti, il recupero di aree dismesse, degradate o sottoutilizzate; la diffusione di modelli sperimentali alternativi di finanziamento per favorire l’accesso al credito delle imprese (minibond, fondi di investimento in capitale di rischio, ecc.); agevolazioni a sostegno della liquidità delle imprese; semplificazione amministrativa, attraverso in particolare il Fascicolo elettronico di impresa; l’utilizzo dei Fondi comunitari da parte delle imprese; e infine il Garante provinciale per le imprese, con il compito di monitorare l’attuazione dello Small Business Act sul territorio ferrarese.

Approvati, inoltre, dalla giunta presieduta da Paolo Govoni, due progetti integrati a sostegno, rispettivamente, del comparto manifatturiero e del comparto del commercio e del terziario avanzato, che prevede, tra le altre, proposte per la riduzione dei costi degli affitti per le attività economiche. “Uno schema aperto – ci tiene a ribadire il presidente della Camera di commercio – continuamente rinnovabile e che farà continuamente appello all’iniziativa autonoma dei diversi attori coinvolti”.

Intanto a Ferrara, tra aprile e giugno di quest’anno, 130 imprese in più (+0,36%), quindi note positive dall’anagrafe delle imprese nel secondo trimestre del 2014. Tra aprile e giugno di quest’anno, infatti, il Registro della Camera di commercio di Ferrara ha ricevuto quasi 500 domande di iscrizione, a fronte di appena 364 richieste di cancellazione da parte di imprese esistenti (solo nel 2010 le chiusure furono inferiori). Il saldo del secondo trimestre del 2014 è, pertanto, positivo per 130 unità, 85 in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. In termini percentuali, tra aprile e giugno lo stock delle imprese ferraresi è cresciuto complessivamente dello 0,36% (contro lo 0,12% del secondo trimestre 2013), attestandosi al valore di 36.664 unità, di cui 9.464 artigiane. A livello settoriale, praticamente tutte le attività fanno registrare un’espansione della base imprenditoriale: 28 in più nell’attività dei servizi di alloggio e ristorazione, 25 nell’agricoltura e pesca e 19 nel commercio. In ripresa anche i servizi di informazione e comunicazione (8 unità) e le altre attività di servizi. Guardando alla forma giuridica delle imprese, il secondo trimestre del 2014 vede un ritorno significativo delle imprese individuali, cui si deve il 48,5% dell’intero saldo (63 imprese). Da segnalare come, di queste imprese, oltre il 50% siano di italiani e solo poco più di un terzo di cittadini extra-comunitari. Sempre elevato il contributo al saldo delle imprese costituite in forma di società di capitali: 61 in più nel trimestre.

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