Economia e Lavoro
28 Luglio 2014
Il sindaco e l'assessore Ferri allargheranno i contatti alla Regione e ai parlamentari perchè si interessino alla vicenda Eni

Petrolchimico verso lo sciopero, Tagliani incontra i sindacati

di Redazione | 3 min

basell scioperoAlla vigilia dello sciopero nazionale dei lavoratori Eni per il mancato riavvio dell’impianto cracking di Porto Marghera, il sindaco Tiziano Tagliani e l’assessore alle attività produttive Caterina Ferri hanno incontrato sindacati e lavoratori per discutere dell’emergenza in atto nel petrolchimico ferrarese.

Durante l’incontro con il sindaco, i rappresentanti dei lavoratori si sono detti “molto preoccupati per le conseguenze che le decisioni di Eni potrebbero portare anche nel polo chimico di Ferrara, pregiudicando gli sforzi messi in campo da sindacati e istituzioni per la ricostruzione di una prospettiva di sviluppo, partita con la chiusura nel 2013 della vertenza Basell con la sottoscrizione del protocollo regionale per il rilancio e lo sviluppo del Petrolchimico di Ferrara. Queste scelte infatti, se confermate, potrebbero pregiudicare il tentativo di promuovere l’area del polo chimico ferrarese come eccellenza per l’attrazione di nuovi investimenti e per la creazione di posti di lavoro qualificati”.

Il sindaco Tagliani e l’assessore Ferri hanno garantito un’ampia attenzione, partendo dalla presenza al presidio che si terrà domani davanti alla portineria del Petrolchimico, oltre che un impegno immediato nell’attivazione della filiera istituzionale. I primi contatti vedranno il coinvolgimento dell’assessore regionale Luciano Vecchi, per poi concentrarsi sule altre strade, anche tramite ai parlamentari locali, per stimolare l’attenzione del governo sul tema e per ottenere l’esplicitazione della strategia industriale relativa alla chimica nel Paese.

Tra i deputati ferraresi il primo a rispondere all’appello è stato Alessandro Bratti del Pd, anch’egli presente all’incontro tra Tagliani e i sindacati. “Il Pd – si legge in una nota ufficiale -, nel condividere le preoccupazioni delle parti sociali, ha annunciato l’avvio immediato di tutte le azioni parlamentari possibili, finalizzate ad avere maggiori elementi di chiarezza sulla nuova strategia di ENI e sulle sue possibili ricadute, nazionali e locali. A tal proposito, l’onorevole Bratti ha annunciato la richiesta al governo di presentarsi alla Camera a riferire in merito alla questione, che coinvolge migliaia di lavoratori e diversi miliardi di investimenti. Il Pd attiverà inoltre la propria filiera relazionale con tutte le altre realtà locali che rischiano di essere coinvolte dal cambio di strategia di ENI, al fine di fare sistema nell’azione di pressione e confronto con l’azienda”.

Nel frattempo i dipendenti Eni sono pronti allo sciopero nazionale, che vedrà anche una delegazione ferrarese recarsi a Roma insieme ai colleghi dei vari petrolchimici italiani. A Ferrara la mobilitazione inizierà dalle ore 6 e durerà per tutti i turni della giornata, fino alle 6 di mercoledì 30 luglio. Dalle ore 7 alle ore 10 si terrà un presidio dei lavoratori presso la portineria dello stabilimento. Il Pd ha annunciato la propria partecipazione al presidio con il segretario provinciale Paolo Calvano, il capogruppo in consiglio comunale, Luigi Vitellio, e un rappresentante della segreteria comunale del partito.

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