Politica
26 Luglio 2014
I sindaci firmano documento all’unanimità. Eletti i nuovi amminsitratori

Area, non passa il premio al cda

di Redazione | 3 min

area ufficio clientiCopparo. Alla fine il premio non è passato. In una assemblea orfana dei due ‘contendenti’, Loris Gadda ed Eric Zaghini, protagonisti di una vigilia bollente, i sindaci dei Comuni soci di Area non hanno approvato l’indennità di fine mandato inserita nell’ordine del giorno.

I primi cittadini (assenti i due sindaci di Copparo e Berra, sostituiti dai rispettivi assessori, e quelli di Masi Torello e Formignana, sostituiti dai vicesindaci) lo comunicano con una nota congiunta, firmata all’unanimità. Prima di tutto arriva la nomina dei nuovi organismi dirigenti (il presidente, come anticipato da Estense.com, è Gian Paolo Barbieri, ex sindaco Pd di Portomaggiore, e Martina Pacella e Lucia Tumiati consiglieri). Scelte che, recita la nota, “vanno nella direzione della competenza, dell’esperienza, ma nel contempo della novità e soprattutto verso una rappresentanza di genere composita, in generale in linea con le aspettative dei tempi che attraversiamo e le sfide future che ci attendono”. Viene poi l’auspicio di un “continuo e fattivo confronto con la compagine sociale dell’azienda rivolta soprattutto a migliorare ancora di più il servizio, avviare una riflessione sulle tariffe e affrontare le nuove sfide che i tempi, insieme alla normativa, richiedono alle aziende che gestiscono servizi pubblici locali”.

Si è quindi affrontato il punto relativo al riconoscimento al cda uscente di un’indennità di risultato secondo il disposto della deliberazione del 6 aprile 2010, laddove si prevedeva l’erogazione del premio in caso di raggiungimento degli obiettivi di risanamento e rilancio dell’azienda. “Non è mai stato chiaro – affermano i soci – se l’arco temporale entro il quale tali obiettivi si sarebbero dovuti raggiungere fosse l’intera durata del cda o se, diversamente, il solo anno 2010. Questo è stato il motivo per cui nell’assemblea precedente i sindaci hanno chiesto al collegio di revisione e agli organi tecnici di esprimersi in merito”.

Ecco allora la forza della diplomazia: “non avendo avuto una chiara indicazione che ritenesse quella deliberazione da intendersi estendibile all’intera durata del consiglio, l’assemblea ha deciso di non procedere in questo senso ritenendo che una nuova deliberazione non sia oggi sostenibile, specie alla luce della particolare e delicata situazione di crisi e difficoltà che si sta attraversando. l’atteggiamento di trasparenza e correttezza, non solo formale ma anche di merito di cui si sono fatti portatori i sindaci è resa evidente dal percorso indicato: discussione in assemblea dei sindaci, coinvolgimento del collegio sindacale e valutazione collegiale della questione, anche attraverso un doppio passaggio nell’organo di rappresentanza dei Comuni”.

Questo sostengono di aver fatto i sindaci, “in buona fede e ispirandosi a principi di condivisione e soprattutto di valutazione tecnica e ancor più di buon senso arrivando alla decisione odierna”. Poi un rilievo per cercare di chiudere la discussione sull’opportunità del premio: “sospettare di voler conferire premi, soldi e regalie non dovuti o non previsti dalla legge e dalle norme è esercizio che lasciamo volentieri ad altri”.
“Questo non significa in alcun modo attribuire un giudizio negativo, al lavoro svolto dall’uscente cda – precisa la nota -, al quale da più parti è già stato tributato il doveroso ringraziamento per l’importante azione di risanamento e rilancio del’azienda intrapresa, bensì essere ancor prima consapevoli che amministrare enti e società pubbliche richiede ora più che mai spirito di servizio e primaria attenzione alle esigenze dei cittadini, soggetti destinatari e centrali dei servizi erogati”.

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