Bondeno
26 Luglio 2014
Dalla ricostruzione all’economia, dalla scuola, alla sanità, toccati tutti gli ambiti economici e non del bondenese

Fabbri illustra al Consiglio comunale le linee di mandato

di Redazione | 4 min

OLYMPUS DIGITAL CAMERABondeno. Il sindaco Alan Fabbri ha illustrato in apertura di assise, giovedì sera, le linee del suo mandato. Toccando di fatto tutti i punti del suo programma per il prossimo quinquennio: dalla ricostruzione all’economia, dalla scuola, alla sanità (monitorando lo sviluppo e la ricostruzione del Borselli) e ai servizi sociali, dalla sicurezza, alla cultura, alle politiche giovanili e alle opere pubbliche. Un progetto ambizioso, “al quale ci avviamo con rinnovato impegno e slancio, dopo le elezioni, consapevoli che la ricostruzione (che ha subito un forte impulso) deve essere completata”.

Parla anche di economia e sviluppo, con l’idea di un tavolo permanente di concertazione e uno “Sportello impresa”, creato ad hoc per indirizzare gli imprenditori per accedere a contributi europei, nazionali e regionali. Inoltre, il Comune – avverte il sindaco – indirizzerà sugli sgravi alle imprese anche i fondi derivanti dalla lotta all’evasione. Ci sarà anche un’intensificazione dell’azione contro abusivismo e illegalità, che “minano le aziende sane del territorio”. Sul piano delle opere pubbliche: manutenzione del territorio, con asfaltatura delle strade ad alta percorrenza, piste ciclabili, il nuovo ponte a Borgo Scala e l’implementazione di una già efficiente rete a banda larga. “Abbiamo visto – spiega Fabbri – come anche le nuove tecnologie informatiche possano contribuire a settori come quello primario, geolocalizzando i produttori del territorio che effettuano vendita diretta al pubblico”. Si parla, poi, anche di scuola, visto che «è nostra intenzione aprire le porte della nuova scuola antisismica di Bondeno per l’inizio dell’anno scolastico 2015-2016″. La replica di Giovanni Nardini (Pd) non si fa attendere: “è un programma deludente. Stiamo perdendo reddito e così non si riesce a cogliere la dinamicità del cambiamento dettata dai tempi. Dobbiamo dare un futuro e fiducia al cittadino, mentre in questo programma si cerca al più di mantenere l’esistente”.

Luca Pancaldi (Fi) aggiunge: «Una relazione quinquennale è un qualcosa di impegnativo, ma non vuole dire cristallizzare le nostre priorità ad oggi, ma mi auguro che il Consiglio comunale venga sempre più interessato nel miglioramento dei contenuti pur buoni presenti nelle linee guida. Il primo punto dev’essere sicuramente la ricostruzione, anche di tipo sociale”. Ilaria Faraoni (Pd) ritiene, invece, ambizioso il programma. “Siete stati molto bravi – dice – a sviluppare nel tempo eventi come il Bundan. Dite, però, che l’obiettivo è educare ai temi ambientali i cittadini e io che vivo a Stellata ritrovo moltissimi sacchetti del pattume nella golena del Po”. Francesca Piacentini (Udc) ritiene le linee programmatiche “concrete ed esaustive”. Annalisa Camerani (Pd) parla di “una categoria di professionisti che stanno sostenendo le cure primarie: vedere il contenuto della relazione, mi fa dire che ci sarà da riparlarne.» Stefano Tassi (E Avanti): “Tutte le cose scritte sul programma in merito alle associazioni e alla cultura, si cercherà di metterle in pratica, con l’aiuto di volontari che non chiedono nulla in cambio”. Ornella Bonati: “il nostro sindaco ha avuto l’onere e l’onore di ripresentare le sue linee programmatiche grazie al risultato elettorale. Noi ci impegneremo in un’opera propositiva per un rispetto di tutti i punti del programma presentato”.

Tra i primi effetti dell’Unione dei Comuni, c’è, invece, anche lo scioglimento (votato all’unanimità) della convenzione con Masi Torello per la funzione della segreteria generale, con il presupposto di una nuova convenzione con Poggio Renatico, che sarà effettuata con la prossima pubblicazione di avviso pubblico (una volta preso atto da parte della prefettura di Bologna della variazione).

L’assessore al bilancio, Emanuele Cestari, illustra inoltre i rivoli dei capitoli di spesa dai quali attingere le risorse per la destinazione all’Ami (per il trasporto pubblico locale) di 34 mila euro complessivi (17 mila in due anni) richiesti a tutti i comuni della provincia. «E’ una particolarità che si chiedano ai comuni queste risorse – spiega Nardini (Pd) – per il trasporto pubblico. Un ragionamento esteso andrebbe fatto anche sulla qualità. Sul trasporto scolastico, invece, bisognerebbe ragionare anche sui mezzi. Con pulmini che hanno più di 16 anni, con una serie di problematiche. Un tema che dovremo affrontare. Magari con gli altri comuni dell’Alto Ferrarese. Il tema riguarda, però, il bilancio comunale: se da un lato non abbiamo nulla in contrario sui temi specifici, siamo totalmente contrari all’intervento su di un bilancio sul quale non ci siamo trovati concordi dall’inizio.» Luca Pancaldi (Fi) sottolinea che manca ancora una risposta in merito alla “corsa” Bondeno-Cento: “il collegamento verso l’ospedale di riferimento non è esattamente comodo per il cittadino. Vorremmo un impegno su questo”.

Nardini (Pd) si dice concorde con Pancaldi sul ragionamento: “L’ospedale di Bondeno dev’essere un punto dove si fermano i mezzi pubblici”. È già stato svolto un incontro con il direttore di Ami, Ruzziconi, ed il direttore del distretto Ovest dell’azienda sanitaria, Manfredini, assicura l’assessore Marco Vincenzi. L’idea è  “di fare entrare una corriera di linea, attraverso la strada di collegamento con via Cento, di fronte al cimitero, per far si che i mezzi possano raggiungere l’ospedale”. Saranno, infine, l’architetto Matteo Casari, il geologo Stefano Vincenzi e l’agronomo Giorgio Padroni i nuovi membri della commissione di legge per la qualità architettonica e per il paesaggio.

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