Comacchio. Ieri 83 cittadini di diverso orientamento ideale e politico hanno sottoscritto un appello al sindaco di Comacchio invitandolo a riconsiderare l’intenzione di trasferire i suoi uffici a Palazzo Bellini, al posto della biblioteca.
Tra i firmatari figurano anche esponenti e militanti di forze politiche impegnate localmente ad allargare il consenso popolare a tale appello e “a fare prevalere alla fine il buon senso”. L’appello è stato promosso da Alternativa Democratica, Il Faro, L’Onda, Forza Italia, Lega Nord, Partito dei Comunisti Italiani, Partito Democratico, Partito Repubblicano, Rifondazione Comunista, Sinistra Ecologia Libertà e Unione di Centro.
Nel testo dell’appello i cittadini di Comacchio si dicono “preoccupati per la sorte della biblioteca civica e più in generale di quella del centro culturale polivalente di Palazzo Bellini”. L’intenzione di spostare la biblioteca altrove e di occuparne gli spazi con uffici comunali non trova dunque d’accordo gli 83 comacchiesi firmatari dell’appello, che nel ricordare che il recupero di Palazzo Bellini è stato finanziato dalla Regione Emilia-Romagna esclusivamente per finalità culturali hanno inteso anche chiarire al sindaco “che non vogliamo criticare la sua sbandierata volontà di rendere più funzionali e decorose le sedi degli uffici comunali. Anzi. Incominci allora, signor sindaco, da quella storica di piazza Vincenzino Folegatti ed assegni una funzione più consona a Palazzo Patrignani, da cui il grande patriota Antonio Buonafede promosse la ‘Comacchiese Rigenerazione’”.