Il lavoro non può essere sostituito dal volontariato. Per affermarlo stamani si sono dati appuntamento in una quindicina, nelle loro divise fluorescenti color arancio, davanti alla sede Ausl di via Cassoli. Sono gli autisti soccorritori.

“Oggi – spiegava Francesca Battista della segreteria Funzione pubblica Cgil – in provincia gli autisti soccorritori che lavorano per quest’azienda sono una quarantina: sei di loro sono dipendenti della cooperativa Cidas, gli altri appartengono invece ad associazioni di volontariato quali Valle Pega, Nico Soccorso, Voghiera Soccorso, Comacchio Soccorso e Assistenza Pubblica Estense”. Sono impegnati nei trasporti ordinari, dunque non nell’emergenza: il loro lavoro consiste nel trasportare, ad esempio, certi pazienti dalla loro abitazione, o da ospedali e case di cura privati, o anche dal Sant’Anna verso gli ambulatori in cui devono effettuare visite ed esami. Solo i lavoratori di Cidas, sei dei quaranta totali, percepiscono un vero e proprio stipendio, essendo gli altri – appunto – volontari.

“Abbiamo saputo solo la settimana scorsa, dopo aver chiesto un incontro ancora il 4 giugno – ha proseguito Battista –, abbiamo saputo della volontà della dirigenza di sostituire i lavoratori Cidas coi volontari, ovviamente giustificata con motivi di bilancio”.

“Premesso che non abbiamo nulla contro di loro né contro il volontariato – interviene il segretario provinciale Fp Cristiano Zagatti –, denunciamo la perdita di posti di lavoro, in un territorio che non può permettersi di perderne nemmeno uno. E a maggio ragione rigettiamo che a compiere una scelta del genere sia una pubblica amministrazione come l’Ausl”.

La settimana prossima è previsto un incontro con le direzioni generali, “perché la questione è politica” chiude Zagatti.