Economia e Lavoro
24 Luglio 2014
La Cidas protesta per i tagli e la Uil Fpl attacca: "Errore la co-gestione con il privato di prossimità politica e sindacale"

Trasporto infermi: “Aziende sanitarie al guinzaglio dei privati”

di Redazione | 2 min

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ambulanza infermiL’Azienda Usl è stata costretta dalla spending review a ridurre i costi dei trasporti sanitari e a ridimensionare il ruolo, particolarmente rilevante, assunto dalla cooperativa Cidas, che ora non accetta e protesta attraverso la Cgil. Fra i due litiganti ci si mette la Uil-Fpl: “E’ la conseguenza del sostanziale monopolio privato dei trasporti per infermi che i vari direttori delle aziende sanitarie ferraresi hanno alimentato per tantissimi anni sotto “l’alto patrocinio”, diciamo così, della Regione”.

Un “grave errore”, spiega il coordinamento Ausl e Aosp del sindacato di categoria, aver consentito che si realizzasse e consolidasse nel tempo “un “sistema dei trasporti” fondato su una sostanziale co-gestione con il privato di prossimità politica e sindacale, che ora comprensibilmente non accetta il ridimensionamento della propria preponderanza in nome degli obblighi di legge connessi alla revisione della spesa”.

Sono gli stessi direttori delle due aziende sanitarie ferraresi a precisare, sulla homepage del sito dell’Ausl, che la spending review prevede, obbligatoriamente, un risparmio annuale sui contratti di beni e servizi in corso, evidenziando “che l’incremento nell’ultimo triennio registrato nei costi per i servizi forniti dalla Cooperativa Cidas è particolarmente rilevante, in ragione sia della quantità dei servizi forniti, sia dell’adeguamento delle tariffe a seguito del processo di accreditamento regionale, a far tempo dal 1° gennaio 2014”. Aggiungendo poi che “Nel corso degli ultimi mesi, le direzioni aziendali hanno incontrato più volte il Responsabile Sanità Cgil e, su specifica richiesta, pur in presenza di una evidente e discutibile commistione e sovrapposizione di ruoli, ha incontrato anche la Responsabile Comparto Terzo Settore Cgil in rappresentanza della Coop Cidas”.

L’errore grave dunque, per la Uil Fpl, sta a monte: “Un servizio pubblico come quello dei trasporti sanitari per infermi, sia esso in emergenza-urgenza che ordinario non in emergenza, non doveva arretrare il proprio impegno nella gestione diretta-pubblica (come avviene in altri territori), e comunque mai essere al guinzaglio né dei privati né del volontariato, che sono soggetti tra loro non sovrapponibili, ma purtroppo contemporaneamente accreditati dalla Regione a fare le stesse attività sanitarie e contrarre convenzioni con ospedali e Usl”.

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