Poggio Renatico. È arrivata ieri alla fine la campagna elettorale dei due candidati alla segreteria del Pd poggese, con le ultime dichiarazioni e appelli prima del voto previsto per questa sera dalle 21 alle 23 al parco Primo Maggio. In palio, a questa tornata, oltre ai voti dei 240 iscritti al circolo locale – anche se i tesseramenti andranno avanti fino alle 20 di oggi -, c’è anche da parte di entrambi i candidati di cambiare il partito, seppur con declinazioni differenti.

La prima a parlare è Marta Ambrogiani, che di primo mattino convoca una conferenza stampa: “Abbiamo un’occasione per cambiare il partito che potrebbe non ripresentarsi tanto presto. La base degli iscritti non rappresenta quella elettorale, e l’abbiamo visto alle amministrative”, spiega la sfidante di Malaguti, “insegnante precaria della scuola da 11 anni, scrivilo così”. La Ambrogiani presenta anche la sua lista per il consiglio direttivo, composta da otto persone “in gamba e che vogliono contribuire, anche se magari prima non sono mai entrate nel Pd perché non avevano la motivazione per farlo”. Oltre alla stessa candidata nella lista figurano Annalisa Sanfilippo, Marco Poppi (ex assessore al bilancio), Elisa Grimandi – la più giovane della schiera con 32 anni di età -, Marcello Vancini (ex consigliere comunale), Leopolda Cavanna, Emiliano Peccenini e Francesca Bego.

La candidata spinge per il cambiamento – “già il presentarsi lo è, visto che è una sfida” -, e su questo imposta il suo agire politico: “La prima cosa che farei da segretario è parlare con le realtà rappresentative della comunità perché il partito deve aprirsi verso l’esterno per tornare a vincere e a dare risposte. Inoltre cambierei qualche figura del Pd locale come il tesoriere con persone di fiducia”. Nel caso le cose dovessero andare male tuttavia, l’impegno della Ambrogiani non cesserà: “Noi comunque ci saremo – spiega -, vogliamo un partito con una realtà dialettica, il nostro obiettivo è mettere un piede dentro”.

Pino Malaguti invece sceglie la via dell’aperitivo, al quale partecipa anche il sindaco di Vigarano Barbara Paron, “con cui siamo amici da tempo”. Malaguti punta tutto sull’unità del partito in funzione del bene dell’intero comune: “Penso che Poggio abbia bisogno dell’aiuto della sua gente e di uscire da un clima di conflitti che nulla hanno a che fare con la comunità e la sua amministrazione. Il Pd poggese ha una grandissima tradizione che affonda le radici nelle persone e quello che vuole fare Malaguti è lavorare alacremente per l’unità del partito e di Poggio Renatico, anche perché solo un albero con le radici ben salde può proiettarsi nel futuro”.

La lista di Malaguti si compone di dodici persone: oltre a lui ci sono Elisa Bonazzi, Roberto Barbieri, Silvia Casari (ex consigliera comunale), Luca Biavati, Federica Minarelli (consigliere comunale in carica), Sabino Carrieri, Camilla Pareschi, Morgan Luppi, Virna Sabattini, Ignazio Sarti e Ivana Sgarzi.

Sebbene l’unità del partito sia una parte fondamentale del programma di Malaguti, questa non è un fine, ma bensì un mezzo: “Bisogna aiutare il Pd a crescere di più con il concetto di partito Paese uscendo dai confini storici della sinistra, abbandonando le liti”. Il concetto di crescere di più è esplicitato direttamente dal suo programma elettorale, nel quale figurano le volontà di far crescere una nuova classe dirigente per un partito che risponda ai bisogni dei cittadini e delle realtà del territorio.

Malaguti infine si stacca di dosso l’immagine di candidato anti-renziani – “nessuno ha il copyright”, spiega -: “Questo evento è chiarissimo visto che include gente di tutte le estrazioni sociali ed età per la formazione di un gruppo nuovo che vede anche la presenza autorevole della Paron, renziani della prima ora e componente dell’assemblea nazionale”.