Cento
24 Luglio 2014
Dopo le polemiche tra i Comuni di Pieve e Cento l'Associazione Carristi Centesi spiega come sono andate le cose

Carnevale Estivo, una mostruosa tragicommedia

di Redazione | 5 min

carnevale di cento repertorioCento. Si è fatta una gran caciara per una semplice festa. E’ quanto sostiene, in sintesi, l’Associazione Carristi Centesi che, dopo le polemiche sorte sul “mistero buffo” del “Carnevale Estivo”, idea bocciata dal Comune e dalla Pro Loco di Pieve di Cento che avrebbe dovuto ospitare, assieme a Cento, la manifestazione.

Per l’Associazione Carristi Centesi la vicenda ha assunto i contorni di una “tragicommedia in tre atti”, tre atti attraverso i quali i membri dell’associazione hanno voluto spiegare come sono andate le cose. L’idea del “Carnevale Estivo” che ospitasse gruppi carnevaleschi da tutta Italia è stata prospettata al sindaco di Cento Piero Lodi, il quale dopo vari rinvii e tentennamenti ha apprezzato e suggerito di parlarne con la Pro Loco. Il presidente della Pro Loco, Daniele Rubino, a sua volta apprezza e dichiara che se ne può parlare. “Passano i giorni – spiega l’associazione – e dopo rinvii vari, Rubino dice “Insomma, per queste serate fateci avere un progetto”. “Pronto il progetto”, diciamo noi. “Eh, ma dobbiamo riunire il consiglio e parlarne…”.  “Sì, ok Daniele, ma qua il tempo passa!” (e siamo a metà giugno). “Abbiamo riunito il consiglio e abbiamo delegato due consiglieri a venire a parlarne con voi”. “Ancora a parlarne? Va beh, se volete… però prestino che il tempo inizia a stringere, per favore”. “Eh ma noi nei prossimi dieci giorni siamo sempre impegnati, come facciamo?””.

A luglio i Carristi Centesi cominciano a pensare che Lodi e Rubino li stiano prendendo un po’ in giro. Decidono così di rivolgersi al sindaco e alla Pro Loco di Pieve, per far capire che Cento stava perdendo un’occasione. “E ricordiamoci – dice l’associazione – sempre che il tema è: un gruppo di cittadini propone una o due serate di festa. Sembra proprio stia diventando un affare di Stato… Mah… Continuiamo, ingenui, a non capire. Sta di fatto che il sindaco di Pieve ci accoglie tutto contento anche lui “Che bello! Certo che potete fare qua la vostra festa! Fatemi avere il progetto e andiamo avanti!”. Ok, noi sotto a rifare il progetto più veloci della luce, per adattarlo a Pieve. Anzi, idea ancora più bella, facciamo una cosa congiunta, “Premio Tasi e Barbaspén!”, ad anni alterni di qua e di là dal Ponte”.

“Quando l’ha saputo il buon Lodi – aggiungono i Carristi Centesi – ci chiama subito e dice “Bellissima idea, ma teniamo per Cento la serata più bella e più grande. Ci parlo io con Maccagnani, tranquilli. Anzi esco subito col comunicato stampa così facciamo vedere a tutti che ho messo pace e risolto i problemi”. Noi, sempre più basiti, rimaniamo a bocca aperta. Dal comunicato stampa di Lodi: “Si è dunque convenuto che il primo Premio Tasi e Barbaspén dovrà svolgersi tra i due Comuni, con eventi al di qua ed al di là del fiume Reno già dalla prima dizione […] L’evento Tasi e Barbaspein sarà dunque organizzato dall’Associazione Carristi e  dalla Pro Loco di Pieve, e a Cento sarà ospitato da Comune e Pro Loco locale all’interno della Notte Bianca. In questo modo si è gettato un ulteriore ponte culturale e di spettacolo tra i due Comuni come i due sindaci hanno auspicato oramai da alcune settimane, quando proprio l’interessamento dei due primi cittadini ha consentito di disinnescare quello che avrebbe potuto apparire come un elemento di rivalità tra le due comunità. I sindaci di Cento e Pieve hanno invece scelto di dare segnali effettivi di collaborazione anche per la sovrapposizione dettata dal calendario tra Fiera di Cento e Festa dei Giovani di Pieve.” “Fantastico” diciamo noi “Avanti così”. Ma non era mica finita… “.

L’atto terzo della vicenda è l’aver avuto la certezza di aver lavorato e sperato tanto per nulla: “Esce il buon Maccagnani con un nuovo comunicato stampa: “La valorizzazione del territorio cento-pievese è un grande obiettivo […] Crediamo che per fare questo serva la creazione di un tavolo di confronto congiunto…”. Aspettate un attimo, noi abbiamo proposto una-due serate di festa, mica l’unione dei Comuni. E poi, scusate, ma Lodi nel suo comunicato non diceva che l’interessamento dei due primi cittadini ha consentito ecc ecc ecc”? A sentir Maccagnani pare che neanche si siano parlati questi due”. Alla fine però al buon Maccagnani scappa un minimo di sincerità: “Non ci sono le condizioni tecniche, economiche e politiche per la realizzazione di un evento come la sfilata estiva”. “Ah, ecco cosa, nella nostra ingenuità, c’eravamo persi per strada – commentano i Carristi Centesi -. Condizioni “economiche e politiche”. Ovvero (traduciamo dal politichese): con la nostra proposta abbiamo disturbato alcuni interessi economici di qualcuno, e politicamente il partito di entrambi i sindaci ha messo il veto”.

La morale della storia è che si è fatto tutto questo trambusto per una festa, perché un gruppo di cittadini ha voluto provare ad animare il centro storico in un week end di agosto con beneficio del commercio, delle attività e di tutta la città. Per l’Associazione Carristi Centesi la vicenda è la dimostrazione della “mostruosa inefficienza” dell’amministrazione centese. “Ma se salta fuori un pandemonio del genere per una o due serate di festa – si chiedono – cosa succederà per il Carnevale 2015”?

“Purtroppo – copncludono i Carristi Centesi – è nostro dovere farvi sapere che a questo proposito a tutt’oggi, nonostante le sperticate rassicurazioni del buon Lodi, nulla si muove ai Capannoni, ancora inagibili. Se il primo settembre non entreremo, non ci sarà davvero più il tempo, neanche lavorando giorno e notte, per fare un carnevale invernale. E chi ci rimetterà, di nuovo e sempre? Chi è il destinatario di  questa eterna amara burla? Mica noi, sapete, che non ci godiamo certo a farci prendere in giro ma sappiamo pazientare e attendere. Come al solito, siete voi cittadini ad essere un’altra volta burlati. Come al solito per l’inettitudine di pochi ci si rimette tutti”.

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