Poggio Renatico. “Adesso i poggesi hanno il compito di riprendere le sorti del Pd e di farlo confrontandosi nel merito delle cose, superando annose diatribe che affondano le radici in un passato che possiamo e dobbiamo lasciarci alle spalle”. È questo il commento di Paolo Calvano, segretario provinciale dei democratici, sugli scontri interni al partito esplosi pochi giorni prima del congresso, che avrà la sua conclusione domani e in vista del quale oggi i candidati alla segreteria saranno impegnati a divulgare il loro programma.
Per Calvano “a Poggio c’è grande voglia di ripartire, di affrontare con determinazione la situazione che ci ha visto perdere le amministrative di maggio e di lavorare con tenacia e propositività dai banchi dell’opposizione”; impressione questa, continua il segretario, maturata dopo una delle recenti visite alla festa del partito – in corso in questi giorni -, durante la quale “ho avuto modo di ascoltare e scambiare opinioni con i volontari, a cui vanno sempre la mia stima e gratitudine”.
Il segretario, che ha fatto sentire la sua voce dopo i ripetuti appelli all’unità poi caduti nel vuoto del reggente del circolo poggesi Vitellio, fa anche una valutazione sul ruolo del partito a livello locale, ora in corso di rinnovamento: “Il ruolo del Pd locale, in questa fase, è determinante e proprio per questo abbiamo ritenuto opportuno organizzare in tempi rapidissimi il congresso. In tal senso – continua Calvano – un ringraziamento lo devo fare a Luigi Vitellio, responsabile provinciale dell’organizzazione del partito, che negli ultimi mesi ha seguito il Pd poggese prodigandosi al meglio per questa realtà,nonostante i tanti impegni che il suo ruolo gli impone ogni giorno. Grazie alla collaborazione dei militanti locali è stato quindi completato il tesseramento e ci sono tutte le condizioni per procedere con la fase congressuale, offrendo l’opportunità di iscriversi, per partecipare, fino all’inizio del congresso stesso”.
Calvano conclude poi, prima di augurare un confronto “aperto e sereno” ai candidati alla segreteria, ai quali “spetta oggi il compito di costruire un nuovo progetto per il Pd di Poggio Renatico”, una riflessione sulla base dei democratici, che vuole un partito del fare piuttosto che uno impegnato in lotte traverse: “Questa è l’occasione per mettere in campo una nuova e volenterosa classe dirigente locale, che ha tutte le carte in regola per andare avanti con una rinnovata forza, lasciandosi dietro vecchie questioni locali ma anche le diverse opinioni maturate in occasione delle primarie nazionali. Gli iscritti e gli elettori del Pd sono ampiamente distanti, per usare un eufemismo, dalle distinzioni correntizie di cui ogni tanto si legge o si racconta”.
“Proviamo a rispettare questo loro desiderio – è l’esortazione del segretario -, quello di un Pd che si confronta sulle idee e che non indossa casacche, spesso usate più per posizionamenti interni che per il bene del partito”.