Economia e Lavoro
23 Luglio 2014
Si è parlato di prospettive e progettinelle assemblee sindacali di ieri. L'azienda guarda al mondo dell'agricoltura

La Berco punta a differenziare i mercati

di Mauro Alvoni | 2 min

berco sciopero aprileCopparo. Nessuna novità sul fronte della vendita dell’azienda, ma necessità di cominciare a guadagnare con una marginalità superiore all’8%. E’ questa, in estrema sintesi, la situazione presentata dai sindacati ai lavoratori della Berco di Copparo nel corso delle assemblee che si sono svolte ieri dopo gli incontri che gli stessi sindacati hanno avuto con la direzione aziendale e con i vertici della Thyssen Krupp presso il ministero.

Si è parlato molto di prospettive e di futuro del gruppo, che dopo la ristrutturazione ha ottenuto risultati positivi, giudicati però non ancora sufficienti dagli azionisti, ai quali non basta un bilancio riportato in equilibrio nel giro di alcuni mesi. L’interesse degli investitori è infatti che l’azienda riprenda a fare utili a e distribuire dividendi, tanto da indurre i vertici Berco a mettere in campo progetti che puntino a una crescita costante. “Le progettualità ci sono – ha riferito Samuele Lodi, segretario provinciale della Fiom – a partire dalla riacquisizione dei vecchi, storici clienti Berco. L’intenzione dell’azienda è poi quella di differenziare la propria proposta dopo il crollo del settore minerario, che fino ad allora risultava essere fondamentale. Una differenziazione di prodotti che ora guarda al mondo dell’agricoltura”.

All’orizzonte non sembra intravedersi alcuna ulteriore cura dimagrante in termini di occupazione – che i sindacati non sarebbero comunque disposti ad accettare – dopo la recente uscita concordata dalla fabbrica di centinaia di dipendenti, mentre sarà vitale per il futuro dello stabilimento riuscire a cambiare marcia in termini di produzione e risultati per tornare a fare utili. Restano tuttavia da sciogliere, come rimarcato dai partecipanti alle assemblee di ieri, i nodi relativi all’organizzazione e alla gestione del lavoro, che presentano ancora numerose criticità.

Quanto all’ipotesi di vendita della Berco, la direzione aziendale ha riferito ai sindacati, nell’incontro svoltosi al ministero, che non vi sono novità di sorta. “Una dichiarazione – commenta Samuele Lodi – che può essere interpretata in due modi: o la Berco non è in vendita, oppure è in vendita ma non ci sono trattative in corso. Personalmente tendo a credere che sia ancora in vendita, ma oggi, trattandosi di un’azienda non più in perdita, la stessa Berco può condizionare positivamente il prezzo. Ad ogni modo, restiamo a quanto ci viene riferito, cioé che non vi sono novità. Con i vertici aziendali riprenderemo comunque il ragionamento su futuro e prospettive dopo l’estate, a settembre”.

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