Comacchio
22 Luglio 2014
L'avvertimento del presidente della cooperativa "La Valle" ai pescatori abusivi di vongole

“Quella è la nostra concessione e la difendiamo dagli assalti”

di Redazione | 2 min

carabinieriComacchio. “Purtroppo c’è qualcuno che mette in giro informazioni non vere; e ciò causa problemi sia alla nostra cooperativa che a coloro che prestano fede a queste voci”, dichiara Filippo Sambi, presidente della cooperativa “La Valle” di Comacchio, forte di trentacinque soci pescatori, operante da 16 anni nell’acquacoltura.

“Recentemente ci siamo adeguati ad una serie di regolamentazioni riguardanti la concessione posta fra le dighe foranee e la battigia, in località Lido Scacchi/Pomposa, dato che la concessione di cui è titolare “La Valle” sin dal 2001 è risultata essere troppo vicina alla battigia stessa, per via di mareggiate che hanno allungato la linea di costa in quel tratto: per questo motivo, nei mesi scorsi, abbiamo incaricato un tecnico specializzato per andare a ridefinire il confine a terra, di modo da rientrare nei parametri”.

“Questo – continua Sambi – ha comportato il taglio di circa due metri per tutta la lunghezza della concessione, ovvero 19 dighe. Ci siamo informati presso il Servizio Economia Ittica della Regione (ufficio che rilascia e rinnova le concessioni demaniali pesca) e ci hanno assicurato che la striscia di due metri non può assolutamente diventare oggetto di richiesta da parte di nessuno, essendo zona non concedibile. Ma qualcuno, qui a Comacchio, come dicevo, racconta cose diverse a pescatori che prestano troppa fede alle voci, probabilmente per via della disperazione economica in cui versano. Proprio nella notte fra il 20 ed il 21 luglio, il Servizio di Vigilanza da noi incaricato per difendere la concessione dall’assalto sia da mare che da terra, ha intercettato una barca di pescatori abusivi che prelevavano vongole, forse convinti che quel tratto di mare non fosse di nessuno: invece trattavasi della concessione della cooperativa da me presieduta, specchio acqueo nel quale neppure i soci possono pescare in questi giorni, se non alla chiusura della stagione balneare, ossia verso i primi di ottobre per via di un’ordinanza emanata tutti gli anni dal Servizio Turismo della Regione”.

“Abbiamo investito delle risorse per salvaguardare la nostra concessione, incaricando il Corpo Vigili Giurati di sorvegliarla – conclude Sambi – ma avremmo piacere che intervenissero il meno possibile, perchè ogni loro segnalazione alle Autorità, comporta gravi conseguenze per coloro che violano la legge”.

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