Comacchio. “La politica stia a casa propria”. Non usa mezzi termini il “comitato della piazza del Popolo” di Comacchio nell’invitare i cittadini a schierarsi contro il trasferimento del municipio a Palazzo Bellini. Un trasferimento che secondo il gruppo di attivisti rappresenterebbe una spreco di denaro pubblico e andrebbe a snaturare lo storico palazzo comacchiese, oggi utilizzato per ospitare la biblioteca L.A. Muratori oltre che svariate iniziative culturali.
“Il sindaco – spiegano i membri del comitato – ha deciso di trasferire la propria sede da Piazza Folegatti a Palazzo Bellini, ritenuta da lui una sede più prestigiosa. Niente di nuovo in fondo, direte voi, infatti hanno abbandonato il centro storico le botteghe, i negozi e gran parte degli abitanti lasciando vuote le case (messe in vendita!). Stessa fine hanno fatto i convegni, le manifestazioni culturali e le rassegne musicali di qualità. A riempire le strade deserte sono sopraggiunte le feste di ogni tipo, le sfilate d’estate e i carnevali d’inverno. Evviva! Vorrà dire che ballando e saltando saluteremo anche la morte della città”. E l’ipotesi del sindaco Fabbri, secondo gli attivisti, determinerebbe anche un ‘giro di valzer’ per vari enti: “Il sindaco – sostiene il comitato – è disposto a ottenere quest’obiettivo a tutti i costi, dislocando la biblioteca L. A. Muratori da Palazzo Bellini nei locali del Museo Civico del Carico della Nave Romana, che vuole, a sua volta, trasferire nel Settecentesco Ospedale degli Infermi”.
E secondo le stime del gruppo di attivisti non vanno sottovalutati neanche i costi di questo progetto: “Quanto costerebbe infine a noi cittadini quest’operazione? – continua il comitato – Ben 200mila euro. Fischiano le orecchie se pensiamo che con quella cifra si potrebbero mettere in campo progetti ben più significativi per arginare la fuga dei giovani, fermare la speculazione edilizia, valorizzare (veramente) il patrimonio artistico e ambientale, realizzare la ciclabile a lato della strada che conduce al Bennet e a nord di Porto Garibaldi, sistemare le strade della Città e quelle dei Lidi, sistemare le scuole, incentivare le figure dell’assistenza comunale ai bambini disabili e in difficoltà nella scuola; e perché no, investirli per il recupero della Piazza e del suo Municipio”.