Cento
11 Luglio 2014
Savignac: "Il sindaco non ha intenzione di attivarsi seriamente per la ripresa di questa manifestazione"

FdI: “Perché Lodi odia tanto il carnevale di Cento?”

di Redazione | 5 min

Georges SavignacCento. Il carnevale di Cento sta morendo. E ad uccidere la storica manifestazione è proprio l’amministrazione comunale centese. È questo quello che emerge dalle prime dichiarazioni a caldo del portavoce di Fratelli d’Italia Georges Savignac, raggiunto dall’annuncio che il carnevale estivo di Cento, pensato dall’associazione Carristi centesi per l’ultimo weekend di agosto nella piazza della città del Guercino, si svolgerà invece a Pieve di Cento. Una notizia che arriva come un fulmine in un cielo già poco sereno e che incontra il disappunto dell’opposizione di centrodestra.

“Da tempo siamo ormai giunti alla conclusione che il sindaco Lodi, l’assessore Claudia Tassinari e tutto il Pd non hanno intenzione di attivarsi seriamente per la ripresa di questa manifestazione – dichiara Savignac – ma questo episodio è l’ultimo atto di una serie di inadempienze che uccideranno inevitabilmente la storica manifestazione di Cento”.

Un ‘omicidio’ che “sta passando da colposo a doloso”, considerato che “i capannoni dei carri sono ancora in attesa di lavori di messa a norma, che la stagione 2014 è andata persa e che anche la stagione 2015 è ben lontana dal potersi svolgere”. Inoltre “la presenza del sindaco al carnevale di Comacchio è stata al quanto fuori luogo, poiché chi ha sulla propria coscienza il blocco del carnevale di Cento, non può poi cercare di fare festa in altri comuni”. Infine “ci chiediamo anche quali siano le reali competenze dell’assessore Claudia Tassinari in merito alla cultura – rincara la dose Savignac – visto lo spreco di soldi pubblici per una manifestazione come ‘Cento in love’ che ha visto scarsissima presenza di pubblico e l’atteggiamento da Ponzio Pilato nei confronti della Pro Loco”.

“Alla luce di tutto questo – conclude il portavoce di FdI – auspichiamo una ripresa veloce dei lavori per far si che il carnevale possa svolgersi, sia per il bene della città che dei commercianti che da tempo combattono per tenere in vita il centro storico, ma l’atteggiamento della giunta ci fa porre un ulteriore domanda: “Perché Piero Lodi odia tanto il carnevale di Cento?””.

D’altro canto l’associazione Carristi centesi, che aveva pensato di organizzare questa sorta di edizione estiva del carnevale in piazza a Cento, non parla di omicidio da parte dell’amministrazione comunale ma di boicottaggio della Pro Loco. La notizia che i carri allegorici del carnevale centese sfileranno nel bolognese, infatti, è stata confermata oggi ma la diatriba tra la città del Guercino e la Pro Loco parte da mesi prima. “Avevamo proposto la manifestazione al Comune di Cento che ci ha invitato a rivolgerci alla locale Pro Loco – racconta Toselli – ma l’associazione ha accampato difficoltà, sempre nebulose, ha richiesto e poi promesso e poi regolarmente rinviato incontri per esaminare il progetto. Anche di fronte ad una nostra richiesta espressa di fissarci un incontro entro il 29 giugno, termine ultimo per consentirci di organizzare l’evento, è stata solo capace di temporeggiare, non rispondere, ed in definitiva rendere palese la più assoluta contrarietà alla proposta e la più chiara volontà di boicottare in ogni modo il nostro progetto”.

Un boicottaggio che ha portato l’associazione Carristi a rivolgersi alla Pro Loco di Pieve e ad esprimere dure critiche contro il comportamento della Pro Loco di Cento, la quale “si deve assumere in pieno la responsabilità di avere volutamente affossato un’iniziativa di sicuro pregio per il nostro territorio, con gravi ripercussioni sia di immagine sia economiche, per l’economia, il turismo, il commercio”. Una critica rivolta soprattutto al presidente Daniele Rubino e che porterà ad azioni future come “segnalare l’accaduto all’Unione delle Pro Loco italiane affinché venga valutata la possibilità di censurare la Pro Loco di Cento per l’accaduto”.

La decisione, definita “travagliata”, di rivolgersi alla Pro Loco di Pieve ha dato i suoi frutti. È nata infatti la manifestazione “Premio Tasi e Barbaspen alla miglior parata carnevalesca” che richiamerà carri allegorici provenienti da tutta Italia e ovviamente anche quelli di Cento. “All’evento parteciperanno in sfilata allegorica tutti i principali gruppi carnevaleschi d’Italia – spiega Toselli – il migliore dei quali verrà premiato da giudici, scelti tra i rappresentanti delle associazioni carnevalesche locali . Ovviamente, oltre alla sfilata sono previsti eventi, musica, concerti e stand gastronomici, per due serate di festa. Nelle serate del 29 e 30 agosto il centro storico di Pieve di Cento si animerà con tutta l’allegria possibile. 30 società carnevalesche d’Italia, e molte altre stanno aderendo, ci avevano dato piena disponibilità, e con loro artisti di fama nazionale”.

Già dal titolo della manifestazione si intuisce la nuova collaborazione nata tra Cento e Pieve: “Grazie alla collaborazione della Pro Loco di Pieve e alla disponibilità della amministrazione comunale, abbiamo elaborato un progetto ancora più avvincente e completo che consentirà di unire fortemente i due nostri territori, abbandonando così quella sottile rivalità che da secoli ci accompagna. Pensando che il territorio è unito dalla grande passione per il carnevale, infatti, ci è sembrato ovvio e opportuno coinvolgere in un progetto unico anche il pievese con le sue società”.

Il cuore del carnevale, però, anche se batterà a Pieve, continua a pulsare per tornare nella sua culla. “L’occasione di svolgere questa prima edizione a Pieve, per poi passare il prossimo anno a Cento, crediamo che sia un segno di forte maturità e di comune interesse. L’associazione Carristi centesi va a Pieve perché a Cento non è stata accolta, ma è stata volutamente boicottata in ogni modo dalla Pro Loco di Cento; va a Pieve non perché gli sia indifferente l’appartenenza a Cento, non certo perché Cento, Pieve o Comacchio, un posto valga l’altro per fare festa, ma con la consapevolezza che a volte bisogna andarsene, anche solo per un momento, per voltare le spalle a chi, a spregio della nostra bella città e delle iniziative che vi nascono, persegue i suoi personali tornaconti; e per poter ritornare poi a casa nostra, nella nostra città, più forti e motivati che mai, guardando con fiducia all’edizione 2015 del carnevale di Cento, che speriamo con tutto il cuore si possa finalmente realizzare”.

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