Dietro il Ferrara Buskers Festival ci sono l’intuizione, l’estro artistico e la caparbietà di un uomo che ha saputo credere nei propri sogni: Stefano Bottoni. Infatti, oltre che musicista, fabbro, scultore, poeta, ideatore del museo internazionale dei tombini, è soprattutto un sognatore: la sua storia è un susseguirsi di esperienze divertenti e originali; le sue vicende si intrecciano con quelle di vari personaggi, da Lucio Dalla a Francesco Guccini, passando per Angelo Branduardi e Compay Segundo, tutti conquistati dal suo animo fantasioso e visionario.

Una vita così avvincente da diventare un romanzo intitolato “Una strada lastricata di sogni”. L’autore, Leonardo Rosa, al suo primo libro, è nato a Ferrara nel 1973. Laureato in Giurisprudenza, ha conseguito un master in comunicazione d’impresa e lavora da anni in questo ambito come libero professionista. Da giornalista, collabora con alcune testate locali, occupandosi di politica, ambiente e sport. Partecipa all’organizzazione del Ferrara Buskers Festival dal 1996.

“Il libro è una biografia romanzata di Bottoni – ci spiega -, nata dalla frequentazione con una personalità come Stefano, un artista a 360°, musicista, compositore ma anche collezionista di tombini”. A proposito di tombini, tra le chicche, nel libro si racconta anche come abbia fatto Bottoni a farsi mandare 140 tombini da tutto il mondo. Ma si parla anche del primo incontro con Lucio Dalla e della paura dell’artista bolognese di stare a contatto con il pubblico quando venne a Ferrara per partecipare al Buskers Festival.

Il volume a Ferrara verrà presentato al pubblico lunedì 7 luglio alle ore 17 alla Biblioteca Ariostea, Sala Agnelli, in via delle Scienze con la partecipazione dell’assessore alla cultura Massimo Maisto e la giornalista Rai Luana Mazza. Secondo appuntamento in programma invece per venerdì 29 agosto alle ore 18 presso la Libreria Ibs, Piazza Trento e Trieste con la partecipazione del sindaco Tiziano Tagliani e alcuni artisti del Burkers Festival. Prevista anche una presentazione a Bologna – la cui data è ancora da fissare – con il ministro alla cultura Dario Franceschini che, spiega Rosa, “ebbe un ruolo importante per la realizzazione del primo Buskers”.

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