Recensioni
28 Giugno 2014
Una sezione all’insegna delle contaminazioni ‘fuori norma’ e al femminile

Round Midnight, cinque serate al Pesaro Film Fest

di Redazione | 3 min

cinemaCompie la bellezza di mezzo secolo la Mostra Internazionale del Nuovo Cinema di Pesaro, in programma fino al 29 giugno prossimo.

Nonostante l’età, la Mostra, diretta, dal 2000 da Giovanni Spagnoletti, non ha perso la freschezza di festival giovane che propone uno sguardo inedito – sempre ‘Nuovo’, come vuole il suo nome ab ovo – sui film nazionali e internazionali e che invita lo spettatore ad un viaggio nel Cinema di Oggi, in premonitrice attesa di quello di Domani – quasi una parafrasi del pensiero di Simone Weil.

In tal senso vanno infatti le sezioni che, insieme al Concorso e dopo-Festival, saranno l’anima della Mostra di quest’anno.

Ed in particolare si vuol proprio porre l’attenzione su Round Midnight che dedica le sue notti alle contaminazioni e ai film fuori formato. Cinque serate a cura di Antonio Pezzuto diventate ormai l’appuntamento per eccellenza con un cinema che non vuole appartenere soltanto alla sala cinematografica, e che si svolgono infatti all’aperto e a tarda notte nel cortile di Palazzo Gradari.

Con la collaborazione di Dieter Wieczorek, mercoledì 25 sera sarà la volta della serata dedicata al Festival Signes de nuit, una vetrina che partendo da Parigi si dipana per tantissime città europee, incrociando l’Italia proprio a Pesaro. Nove lavori tra i quali si segnalano Inquire within di Jay Rosenblatt, protagonista anche del programma Panorama U.S.A., testimonianza del tentativo di far dialogare tra loro le diverse anime del Festival, che è da sempre uno dei tratti principali della sezione Round Midnight. E poi, assieme all’italiano Spectography of a Battle Field di Fabio Scacchioli e Vincenzo Core, i film di Werner Biedermann, Cecilia Araneda e ancora Sylvia Schedelbauer, Line Klungseth Johansen, Mukii Ng’engo, Karsten Krause e del Collectif-fact.

Giovedì 26 toccherà a Monica Stambrini, regista milanese, da molti anni a Roma, artista che delle diverse forme del fare cinema ha fatto la sua cifra stilistica. A Pesaro saranno mostrati i suoi lavori di breve formato, da Monique Publique e Ambliopia, cortometraggi premiati in moltissimi festival, ai video clip realizzati assieme a Patrizia Cavalli, su testi lirici scritti dalla nota poetessa, fino ai video virali girati per promuovere il progetto delle Ragazze del porno, ossia il lavoro di un gruppo di registe che cercano di utilizzare nuove forme estetiche, per modificare i confini del filmabile, condizione necessaria per raccontare il contemporaneo.

Infine, realizzata con la collaborazione di Jon Gartenberg, la serata di chiusura sarà dedicata a sei dei registi presenti a Pesaro nella rassegna dedicata alla nuova cinematografia sperimental-narrativa americana: Bill Morrison, Thomas Allen Harris, Abigail Child, Matt Porterfield, John Canemaker e Julie Talen mostreranno alcuni dei loro cortometraggi più interessanti.

Un programma variegato, che si interseca e si incunea tra le diverse anime del Festival, e si propone come una vetrina di quel cinema che non si accontenta delle strette e claustrofobiche mura delle sale cinematografiche.

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