Argenta
9 Giugno 2014
Amici e familiari piangono la 20enne scomparsa sabato in un incidente. Decine i messaggi sulla sua pagina Facebook

Consandolo in lutto per la giovane Sara Cesari

di Redazione | 2 min

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Consandolo. E’ un paese attonito, sconvolto dalla perdita di una vita troppo giovane, da una ragazza nel fiore degli anni beffata da un tragico destino. Consandolo piange la 20enne Sara Cesari, morta sabato sera in un incidente lungo la strada provinciale che attraversa le valli del Mezzano, la via Mondo Nuovo.

Sara Cesari se n’è andata per sempre dopo aver perso il controllo della propria vettura, una Lancia Y, ed essere finita nel canale adiacente la strada. L’auto è rimasta semisommersa nell’acqua, rovesciata, provocando il decesso della giovane probabilmente per annegamento, anche se l’esatta causa della morte verrà stabilita solo con gli esami sulla salma a Medicina legale. Sara stava tornando dal lavoro che svolgeva in uno stabilimento balneare di Lido Estensi, il Miami Beach, nel quale era da poco impegnata per guadagnare qualche euro e contribuire anche alle spese dei nonni, con i quali viveva a Consandolo in via Belvedere.

Sara era fatta così, una ragazza solare, con una situazione familiare particolare, ma nessun grillo per la testa, con la voglia di lavorare per cercare di mantenersi e la spensieratezza della sua età. Così la ricordano gli amici che, appresa la tragedia, hanno lasciato decine di toccanti messaggi sulla pagina Facebook della ragazza, increduli e disperati per quanto avvenuto. La conosceva bene anche Matteo Rubbini, giovane scrittore e poeta argentano, che nel recente passato frequentava con lei lo stesso gruppo di amici. “Lei era una colonna – ricorda Matteo – era bella e una brava ragazza, che non ha mai avuto problemi con droghe o altro. Si è sempre data da fare: recentemente lavorava al mare, ma prima era occupata in un locale ad Argenta come barista. I ragazzi del paese la conoscevano tutti”.

Ancora non è chiaro come Sara sia finita improvvisamente nel canale nel percorrere una strada che conosceva bene, ma ora è proprio quella starda a essere sotto accusa per le condizioni in cui versa. Una strada insidiosa che non perdona. “E’ una trappola mortale – spiega infatti Matteo Rubbini che la conosce bene – perché è tutta buche e avvallamenti che mettono a dura prova le sospensioni e se non tieni le mani strette sul volante rischi che l’auto sfugga al tuo controllo. Senza contare la presenza di nutrie che spesso ti tagliano la strada”.

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