Mesola. Resterà chiuso al traffico fino a quando non sarà garantita la massima sicurezza il Ponte Trapella, luogo del drammatico incidente nel quale, il 18 marzo scorso, morirono quattro giovani precipitando con l’automobile nel Canal Bianco. Anche se le conclusioni della sua perizia verranno ascoltate in tribunale nei prossimi mesi, passati i 90 giorni dal conferimento dell’incarico, dagli studi del perito del tribunale Alberto Vallini hanno già suggerito alla procura di intervenire con un provvedimento immediato. Perchè il passaggio dei veicoli non è possibile, viste le condizioni dell’infrastruttura. Sulla quale, essendo ancora sotto sequestro giudiziario, non è al momento possibile fare opere di riparazione o di messa in sicurezza.
Su segnalazione della procura Provincia di Ferrara e Comune di Mesola hanno emesso – ognuno per la zona di propria competenza – un’ordinanza di chiusura che dai giorni scorsi ha bloccato definitivamente la circolazione sul ponte e nel tratto di strada circostante. Sarà necessario attendere fino al termine delle perizie da parte di Vallini e dei consulenti di parte – indicativamente attorno alla seconda metà di agosto – perchè gli enti pubblici possano intervenire con i lavori e riaprire il passaggio dei veicoli sul ponte.
L’inchiesta sulla morte dei giovani Matteo Carli, Stefano Bertaglia, Loredana Nicoleta Caruntu e Liliana Dragnescu vede come indagati tutti i responsabili alla sicurezza stradale per Provincia e Comune di Mesola. Per il primo ente gli interessati sono la presidente della Provincia Marcella Zappaterra, dell’assessore alla sicurezza stradale Davide Nardini e dell’ingegnere capo Mauro Monti; per il Comune di Mesola il sindaco Lorenzo Marchesini, il suo vice Dario Zucconelli e il dirigente del settore urbanistica Fabio Zanardi. Zappaterra e Nardini si affideranno allo stesso consulente, il professor Andrea Simone, mentre Monti si è rivolto a un consulente a parte. Per quanto riguarda i rappresentanti di Mesola, a dare una risposta al quesito del tribunale sarà l’ingegnere Jerry Mancini.
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