Lettere al Direttore
31 Maggio 2014

Come confutare la ‘favola metropolitana’ del turismo

di Redazione | 3 min

Gentile Direttore,

combattere contro i “luoghi comuni” a Ferrara e contro le sue “favole metropolitane” sul turismo e talmente scomodo, che neppure i  concorrenti “politici” si sono azzardati a farlo; come ho potuto constatare durante la passata campagna elettorale, quando si è trattato di “trattare” di turismo. La mancanza di trasparenza nella comunicazione, (con la sola accezione di questo quotidiano on line ), poi è il responsabile principale, secondo me, del drammatico stato di cose del settore.

A dimostrazione di come si possano “manipolare” non solo le informazioni, ma addirittura i dati statistici,lo si può vedere andando a leggere l’articolo pubblicato in data 29/05 sul Resto del Carlino, Cronaca di Bologna sulla Mostra “Ragazza con l’orecchino di perla “.

Come accade sempre  a Ferrara, nei commenti dopo ogni mostra, il senso di quell”articolo è  :”tutto è andato ben,. Madama la Marchesa”. Allora  insospettito, ho provato a disagregare i dati che vengono forniti da loro, per provare a fornire un’altra versione dei fatti:  “Con i suoi  342.626 visitatori ( il 5 %  stranieri )  la mostra ha portato a Bologna un indotto turistico (quindi legato ai turisti) di circa cinque milioni con 15.943 camere affittate in più durante i 107 giorni della mostra”.

Ammesso che siano state tutte camere doppie ( come è probabile ) il loro numero conferma in città la presenza di 31.886 turisti, durante l’intero periodo, cioè meno del 10% del numero complessivo dei visitatori (come ho sempre affermato per esperienza). Pari a solo 149 camere  vendute di più al giorno in città.

Per l’Istat ogni turista spende  mediamente circa 100 euro  al giorno, (come ho spesso ripetuto nei miei interventi ), quindi, moltiplicando per  il numero dei turisti,  si ha  un totale di 3.188.600 €uro di fatturato turistico, cresciuto  stranamente  nel testo a “Cinque Milioni”, e già qui qualcosa non torna.

Riprendo  un’ altra affermazione: “Complessivamente Genius Bononie stima una spesa turistica [?] totale compreso i visitatori mordi e fuggi, ed i circa 125mila bolognesi, di 27 milioni di euro, che genererebbero in un contesto come quello emiliano-romagnolo un impatto economico di addirittura 89 milioni”. Qui siamo nella fantascienza!

Intanto i 125mila bolognesi nulla hanno aggiunto al Pil della città essendo tornati tutti a pranzare a casa, mentre i residui visitatori risultano essere : 342.626 -125.000 bolognesi – 31.886 Turisti = 185.740 Escursionisti/visitatori che residuano.

Per cui dividendo  (27.000.000 – 3.188.600 di fatturato Turistico ) cioè 23.811.400 € , per 185.740 visitatori  si avrebbe un risultato di 128 €uro di spesa pro capite media al giorno per ogni escursionista (cioè per ogni biglietto staccato). Cioè mediamente superiore  del 28% Per Persona, di quanto speso dai Turisti che pernottano in città ( = 100 euro ).

Sapendo invece, che a stare larghi un visitatore spende in città 1/10 di un turista (se va bene ), l’indotto corretto dovrebbe essere al più 2.381.140 euro.

Un bel cavolo di differenza!

Rispetto ai 27 milioni indicati nell’articolo dal giornalista (?) che non ci fa proprio una bella figura (forse non ha letto bene la velina, o si è sbagliato a riportare i numeri? Chissà?). Quindi ragionevolmente il fatturato della città risulterebbe essere stato (valutato sui dati forniti da loro):  3.188.600 di fatturato turistico + 2.381.140 di  fatturato escursionistico  = 5.569.740 euro.

Allora non ci si meraviglia che ” la mostra abbia chiuso in ROSSO di 550.000 euro da parte di “Genius Bononiae”- (comunque in passivo). Esattamente quello che spesso accade quì da noi con “Ferrara Arte “. Però ,come accade a Ferrara (dove non vengono nemmeno forniti gli stessi dati ), tutti sono soddisfattissimi. Tanto non sono mica soldi loro?

Senza trasparenza  vera e senza onestà intellettuale , purtroppo non si va da nessuna parte. Sono consapevole che tutti preferiscono le “favole metropolitane” a lieto fine , e quindi pochi si indigneranno, non tanto per quanto accaduto a Bologna in occasione di questa mostra, ma sopratutto per continuare ad essere presi… per il  naso, come lettori ed elettori. Questa è la mia testimonianza : confutatela.

Cordiali saluti

Arch. Lanfranco Viola

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