Eventi e cultura
19 Maggio 2014
Appassionato intervento della senatrice in piazza Municipale per Altroconsumo Festival

Elena Cattaneo: “L’Italia riscopra la fiducia nella scienza”

di Daniele Oppo | 4 min

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Elena Cattaneo“C’è un esperimento che dimostra che il sole ha degli effetti benefici sui neuroni”. Comincia così, la grande scienziata e senatrice Elena Cattaneo, il suo intervento all’Altroconsumo Festival, “La verità, vi prego sulla scienza”, scusandosi con le numerose persone accorse in piazza Municipale per ascoltarla e fiaccate dal sole cocente di delle 11 mattino. Ma il grande caldo non le ha rese meno attente e interessante, tanto che la senatrice prima di parlare e a conclusione dell’evento si ferma a stringere decine di mani, ad ascoltare le storie, soprattutto dei giovani studenti universitari che lei cerca con lo sguardo e che sembrano avere l’impellenza di dirle “grazie”.

Sul palco, protetta da un grande ombrellone rosso, pronuncia un intervento accorato e passionale in difesa di una scienza che la senatrice descrive come una vera propria avventura fatta di donne e uomini “coraggiosi” alla faticosa ricerca, in mezzo a un deserto costellato di tanti fallimenti, di un oasi di sempre maggiori conoscenze e il cui unico limite “è dettato dalla nostra immaginazione e dalla nostra voglia di esplorare”. Una cultura che però fatica ad emergere, anzi, a riemergere, in un’Italia “in cui sembra che i fatti non possono essere accertati, quando esiste una realtà e un metodo per accertarla che, non dimentichiamolo, è nato in Italia con Galileo”. Proprio dalla storia del pensiero scientifico in Italia – fatti di tante persone, a partire da Giuseppe Levi, maestro di tre premi Nobel, che hanno segnato il cammino della scienza come da Rita Levi Montalcini cui il pubblico ha riservato un sentito applauso – la Cattaneo trae un insegnamento che dovrebbe servire a tutti per non abbandonarsi a facili pregiudizi o, peggio, ai ciarlatani: “La nostra storia ci insegna che non possiamo essere pessimisti”, afferma, e così è necessario “riscoprire la fiducia nella scienza, in quello che sappiamo fare” che altro non è che “spingersi oltre l’implicito, oltre quello che oggi sappiamo, guardando in ogni direzione e da diverse distanze per acquisire, pezzo per pezzo, gli elementi di una conoscenza nuova”.

Far parte dell’avventura scientifica significa anche guardare alle cose con occhio critico, necessario più che mai per difendersi dai ciarlatani “che hanno costi per tutti noi e seguono sempre lo stesso copione: terapie segrete, alternative, miracolose distribuite in maniera altruista e disinteressata” a scapito di una medicina in cui non ci sono maghi e che, a volte, “deve dichiarare la propria impotenza”. Gli esempi fatti alla platea si sprecano, dall’olio di scorpione, al metodo Di Bella fino all’ultimo, eclatante caso: il metodo Stamina che la Cattaneo, una delle massime esperte mondiali di malattie neurodegenerative e cellule staminali, condanna in maniera netta e tranciante. E qui, un ruolo importante lo giocano i media – “la cinghia di trasmissione importantissima che in alcuni casi ha giocato raccontando storie senza avvisare che stava raccontando cose senza fondamento scientifico (il riferimento è evidentemente a Le Iene e alcuni talk show, ndr)” – la politica e la magistratura “che non può decidere sull’efficacia di un trattamento che la comunità medica non riconosce”.

SAMSUNG CSCLa senatrice non manca di lanciare qualche stoccata ai politici – schierandosi nel frattempo a favore di un Senato delle competenze – che partendo dalla mutevolezza intrinseca del sapere scientifico ritengono di non potersi fidare della scienza: “Se avessero letto Carl Popper saprebbero che la scienza va solo in avanti, ogni volta che cambia aggiunge qualcosa in più alle sue conoscenze. La scienza – spiega – non è la verità, è solo un metodo per accertarla, l’unico però con delle regole, l’unico i cui risultati devono essere necessariamente pubblici per avere valore, l’unico pronto a cambiare idea davanti ai fatti e le cui conoscenze vanno a beneficio di tutti”, anche quando si parte da molto lontano, per esempio dal comportamento sociale delle formiche, per capire qualcosa in più su una terribile malattia come quella di Huntington.

Gli applausi alla fine sono tanti e fanno da preludio al dibattito sulla medicina e le bufale in questo settore tra la senatrice, il medico Salvo Di Grazia (noto anche come Medbunker dal nome del suo blog in cui fa le pulci a molti ciarlatani nel campo medico e autore del libro Salute e Bugie), Sandra Vernero di Slow Medicine e Marco Pierani (Altroconsumo).

La senatrice poi si fermerà a stringere decine di mani, ad ascoltare le storie, soprattutto dei giovani studenti universitari che sembrano avere l’impellenza di dirle “grazie”, farsi una foto con lei

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