Eventi e cultura
17 Maggio 2014
Grande attesa per il teatro-circo acrobatico direttamente dalla Francia e per le rivisitazioni dei testi classici

Teatro Comunale, la prosa che ‘fa tendenze’

di Redazione | 7 min

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di Elisa Fornasini

OLYMPUS DIGITAL CAMERAIl teatro Comunale di Ferrara non è un teatro di tendenza perché crea tante tendenze. È questo uno degli aspetti emersi durante la presentazione della stagione di prosa 2014/2015 che proporrà dieci intensi spettacoli da inizio novembre a fine marzo. Una programmazione ‘compressa’ ma varia e articolata: dalla drammaturgia contemporanea al rapporto innovativo con i classici, dalla conferma dei grandi nomi al definitivo affermarsi di una nuova generazione di attori e registi. Con questa stagione, quindi, viene confermata la linea artistica della Fondazione Teatro Comunale, molto attenta sia alle novità che stanno trasformando la scena italiana che alle suggestioni che vengono da altri paesi.

L’auspicio di questa stagione è quello di confermare il successo della scorsa programmazione che ha registrato un importante incremento di pubblico. “Abbiamo fatto delle scelte a cui il pubblico ha risposto in modo molto più che positivo – commenta il direttore artistico Marino Pedroni – tanto che si è registrato un aumento del 20% per gli abbonamenti, passati da 2081 a 2506, e un’incredibile crescita del 35% in termini di affluenza, con 8mila biglietti venduti rispetto ai 5mila dell’anno precedente”. Per continuare a incrementare questi dati, l’offerta di questa edizione si è variegata il più possibile: dall’adattamento dei testi classici a quelli moderni, dalle commedie al teatro acrobatico, è difficile non trovare un titolo che soddisfi i propri gusti artistici e culturali.

Ad aprire la rassegna sarà lo spettacolo “Il visitatore” del drammaturgo belga Éric-Emmanuel Schmitt, in programma dal 6 al 9 novembre con Alessio Boni e Alessandro Haber nei ruoli principali e la regia di Valerio Binasco. Scritto nel 1992, lo spettacolo racconta l’incontro-scontro tra un Sigmund Freud ottuagenario, stanco e malato, con un enigmatico ‘paziente’ che dice di essere Dio. Da qui una riflessione sui grandi temi universali arricchita di infinite sfumature anche grazie alla profonda sintonia tra i due protagonisti. “Il tema è serio, quasi da essere catalogato ai confini della filosofia – ammette Ziosi – ma è giocato sul registro della commedia, che ci fa sorridere pur ponendoci quesiti esistenziali”. Sulla scia della drammaturgia contemporanea si colloca anche il Teatro dell’Elfo, da anni impegnato nella diffusione del teatro anglosassone: dal 21 al 23 novembre la compagnia milanese proporrà il testo di Peter Morgan “Frost / Nixon” in cui menzogna politica e giornalismo-spettacolo sono gli ingredienti di un testo catartico. La pièce porta in scena il confronto tra il 37esimo presidente degli Stati Uniti d’America e un giornalista alle prime esperienze televisive; una storia incalzante che si concluse in modo del tutto imprevedibile con l’ammissione pubblica del presidente repubblicano delle proprie responsabilità sul caso Watergate.

Stefano Accorsi e Marco Baliani (foto di Alessandro Moggi)

Stefano Accorsi e Marco Baliani (foto di Alessandro Moggi)

Di tutt’altro genere è lo spettacolo “Nuda proprietà” in programma il 20 e 21 dicembre: si passa così dalle responsabilità politiche al difficile rapporto tra uomo e donna con tutte le fragilità e debolezze che ne derivano. Una tematica intrigante passata dal romanzo alla scena: questa commedia, infatti, è tratta dal romanzo “Piangi pure” di Lidia Ravera ed è messa in scena da Lella Costa e Paolo Calabresi. Al centro della vicenda la sessantenne Iris il giovane squattrinato Carlo, che si innamorano a dispetto di tutto ciò che, a partire dalla differenza di età, li divide. C’è già attesa per gli appuntamenti dal 7 al 9 gennaio, quando il teatro Comunale ospiterà per la prima volta Stefano Accorsi. Il noto attore, accompagnato dall’altrettanto celebre Marco Baliani che ne cura anche la regia, si tufferà nel capolavoro di Boccaccio con l’adattamento teatrale del “Decamerone”. Vizi, virtù e passioni del 1300 saranno portate ai giorni nostri dalla coppia che ha già testato la propria sintonia con il fortunato Furioso Orlando ispirato all’opera di Ariosto.

Nello stesso solco – quello dei testi classici ‘trattati’ e ripresi da artisti molto noti al grande pubblico anche grazie al successo televisivo e cinematografico – si colloca anche “Servo per due” tratto dal Servitore di due padroni di Carlo Goldoni. La commedia dell’arte e la comicità inglese si incontrano grazie a questa effervescente rivisitazione che fa della Rimini fascista degli anni ’30 il luogo ideale in cui far muovere Arlecchino. Lo spettacolo, in programma dal 15 al 18 gennaio, vede in scena Pierfrancesco Favino, che firma anche la regia insieme a Paolo Sassanelli, affiancato dai 20 attori della compagnia Danny Rose che si alternano nei 12 ruoli e dall’ensemble “Musiche da ripostiglio” impegnato nell’esecuzione live degli arrangiamenti musicali delle canzoni d’epoca. Sarà invece un adattamento del famoso testo pirandelliano quello che andrà in scena dal 29 gennaio all’1 febbraio. “Il giuoco delle parti”, interpretato da Umberto Orsini con la regia di Roberto Valerio, affronta il celebre testo di Pirandello cercando di immaginare ciò che accade al protagonista dopo la fine della pièce. Orsini e Valerio disegnano un uomo che in nome della ragione si è vuotato delle proprie emozioni: lo ritroviamo in una clinica vecchio, malato, alle prese con i fantasmi del passato che tornano a convivere con lui.

Un ritorno ‘di fuoco’ è in programma dal 19 al 22 febbraio, quando Silvio Orlando riporterà in auge “La Scuola” per la regia di Daniele Luchetti. Antesignano del fortunato filone di ambientazione scolastica che ha avuto in seguito grande successo sul piccolo e grande schermo, il testo è tratto dal romanzo omonimo di Domenico Starnone e, pur fotografando il sistema scolastico di vent’anni fa, risulta ancora di piena attualità. “Ho deciso di riportare in scena lo spettacolo più importante della mia carriera – afferma a tal proposito il celebre attore italiano – perché a distanza di 20 anni è davvero interessante fare un bilancio sulla scuola e vedere cos’è successo poi”. Tra il cast spicca una figura nuova, la poliedrica e apprezzatissima Marina Massironi. Sarà invece la prima volta a Ferrara di Giuseppe Battiston, attore segnalatosi con grande evidenza negli ultimi anni a teatro e al cinema. Il 26 e 27 febbraio il teatro Comunale proporrà l’adattamento teatrale realizzato da Paul Auster del suo romanzo “L’invenzione della solitudine”, con la regia di Giorgio Gallione. La pièce, tutta giocata sul filo della memoria, è un inusuale ritratto di famiglia, delicata e inquietante riflessione sulla difficoltà di essere nello stesso tempo figli e padri.

Plan B

Plan B

Dal 26 al 29 marzo ritornerà Roberto Valerio, impegnato anche ne “L’impresario delle Smirne” di Goldoni, nel duplice ruolo di regista e di attore, affiancato nei ruoli principali da Valentina Sperlì, Antonino Iuorio e Nicola Rignanese. La commedia è un impietoso ritratto del mondo del teatro caratterizzato da attori pettegoli, invadenti, invidiosi che si illudono di poter raggiungere la fama grazie a una fantomatica tournée a Smirne organizzata dal mercante turco Alì. Il riadattamento operato da Valerio cerca di togliere dal testo originario ciò che è più datato e ritrae una società molto simile alla nostra. Del tutto eccezionale è, infine, la conclusione della stagione, affidata il 16 e 17 maggio alla compagnia francese Cie 111, con lo spettacolo di teatro-circo acrobatico “Plan B“, firmato da Aurélien Bory e Phil Soltanoff: un vero gioiello di quel genere in bilico tra arte circense, teatro e danza. Protagonisti della pièce quattro uomini in giacca e cravatta che sfidano la forza di gravità su un piano inclinato sin quasi a spiccare il volo. Data l’area di confine dello spettacolo, sarà proposto in due date fuori abbonamento sia nella rassegna di prosa che in quella di danza. Inoltre rientra nell’ambito di “Corpi e visioni. Un progetto di circo contemporaneo in Emilia Romagna” che, come spiega Ziosi, promuove la valorizzazione del mondo circense.

Come sempre ogni proposta della stagione è affiancata da una serie di attività collaterali costruita insieme ad altre istituzioni e associazioni culturali della città, “una collaborazione importante che rende il teatro di Ferrara una eccellenza nel panorama culturale della città”. A parlare è l’assessore comunale alla Cultura Massimo Maisto che, oltre a ribadire l’importanza dello spazio teatrale, vuole sfatare due luoghi comuni: “Non è vero che il teatro è solo per pochi ma, anzi, come dimostrano i dati l’affluenza di pubblico è sempre maggiore. In secondo luogo – incalza il vicesindaco, citando le notizie apparsi su alcuni quotidiani locali – non è assolutamente vero che il nostro sia uno dei teatri più costosi dell’Emilia Romagna. Nei suoi lunghi anni di attività non ha mai fatto buchi e ha delle riserve da parte da investire in progetti futuri, per questo il teatro comunale Claudio Abbado è uno dei più virtuosi della Regione”.

Dal 24 maggio la biglietteria del teatro Comunale sarà a disposizione per conferme, spostamenti e nuovi abbonamenti per i turni A, B, E e Il teatro fa scuola; dal 31 maggio sarà a disposizione per opzione d’acquisto sui carnet quattro. Dal 7 al 14 giugno saranno in vendita i nuovi carnet.

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