Bondeno. Tre tematiche ambientali per un programma elettorale che non perde di vista l’ecologia e il rispetto del territorio. È questo il proposito di Fabiano Campi, candidato sindaco per il movimento civico Gruppo Proposta Bondeno, che sottolinea alcune delle maggiori criticità che coinvolgono il comune matildeo.

La prima riguarda il caso dello stabilimento ex Siram in via Copernico Pontispagna, che secondo Capi “continua destare forti preoccupazione: è vero che è stato effettuato l’accumulo di ‘rifiuti’ che si trovavano nel piazzale, dentro l’area coperta dal capannone. Dalla strada si può notare comunque che continua il processo di sfaldamento e di sgretolamento dei cubi di materiali o rifiuti, su cui non sono stati fatti, a quanto ci risulta, piani di caratterizzazione e di identificazione delle sostanze in essi contenuti. Abbiamo fondate ragioni di temere per le condizioni di sicurezza dell’area”.

Seconda situazione da tenere sotto osservazione è, secondo il candidato sindaco, quella che riguarda gli impianti della centrale a biomasse. “Abbiamo raccolto da chi abita nelle vicinanza – spiega Campi -, ma anche da chi transita nel tratto della via per Zerbinate su cui insistono gli Impianti della Centrale, che continua ad essere persistente l’emanazione di odori acri e difficilmente sopportabili. Si tratta come nel caso della ex-Siram di promuovere accertamenti e verifiche, in quanto siamo convinti che esistano le soluzioni dei problemi attraverso scelte di una corretta politica ambientale”. Ultimo punto è quello relativo alle cave di argilla che secondo Campi “si stanno pericolosamente moltiplicando: chiediamo a gran voce che vengano effettuati i necessari controlli e che si impedisca, nel caso in cui fosse vero, che si deturpi ancora di più un territorio già di per sé fragile anche in relazione del delicato equilibrio terra/acqua”.

“Per cercare di risolvere i problemi riscontrati nel territorio di Bondeno – afferma il candidato di Gruppo Proposta Bondeno -, propongo alcuni punti per uno sviluppo sostenibile del territorio”. Punti che vanno dagli “interventi tempestivi per la messa in sicurezza dei siti ad alto rischio ambientale” alla “istituzione di una sede distaccata dell’Arpa per il monitoraggio e il controllo ambientale”, dalla “gestione razionale dell’ambiente e sviluppo sostenibile delt erritorio, in cui facciano sistema le vocazioni agro-energetiche, agroalimentari e quelle a vocazione turistico-ricreativa-sportiva, da potrebbero derivare nuove possibilità di sviluppo” fino ad arrivare alla “promozione di progetti sull’educazione ambientale, soprattutto in ambito scolastico”.

Campi rivolge la sua attenzione anche al tema della raccolta differenziata, mettendo in campo le proprie idee per rendere più efficiente il servizio: “Riduzione della Tares di almeno il 10% con un risparmio pro capite all’anno di almeno 20,00 euro; introduzione graduale del servizio della raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani (RSU) tramite lo strumento del “porta a porta”; Ottimizzazione del servizio di raccolta rifiuti, tramite appalti mirati a nuove società di servizio, creazione di nuove figure professionali e nuovi posti di lavoro per la gestione in loco della raccolta differenziata; valorizzazione della Forsu ( frazione organica dei rifiuti) che può essere utilizzata nelle centrali a biogas al posto del mais ceroso; recupero della plastica, carta e cartone, vetro o altri materiali che possono essere indirizzati alle imprese locali vocate al recupero e alla trasformazione dei materiali stessi.  L’obbiettivo minimo è l’innalzamento al 70% dall’attuale 36%”.