Eventi e cultura
25 Aprile 2014
Allo Slam Jam di via Canonica dieci ritratti di drag queen dell'artista americano

Le “Ladies and Gentlemen” di Warhol in mostra

di Redazione | 3 min

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Non una divina Marilyn, non un’iconica Coca cola, né un colorato Mao Tse Tung. Sono persone sconosciute quelle che ci scrutano dalle opere di Andy Warhol, in mostra allo Slam Jam di via Canonica. Sono sconosciute anime della notte le protagoniste di Ladies and Gentlemen, dieci serigrafie del 1975, dieci ritratti di drag queen afroamericane, che al tempo furono esposte al palazzo dei Diamanti.

La serie che diventerà poi Ladies and Gentleman nacque da un’idea dell’editore italiano Luciano Anselmino, che suggerì ad Andy di usare per il progetto i volti delle note dive della Factory creata dallo stesso Warhol, come Candy Darling, Jackie Curtis, Holly Woodlawn. Se alcune di loro erano nel frattempo morte, altre avevano rotto i rapporti con l’artista. Venne così l’idea di usare volti sconosciuti, anime dai bassifondi newyorkesi, ritratti, appunto, di drag queen, tra splendore e solitudine.

Con l’aiuto di Anselmino e di Bob Colacello – futuro editor di Interview – Warhol si avventurò alla ricerca delle modelle per il suo progetto. Fu al club The Gilded Grape, frequentato da travestiti ispanici, spacciatori e camionisti, che Colacello incontrò i volti di Ladies and Gentleman. Il giorno successivo, le modelle andarono nella Factory per farsi fotografare da Andy Warhol, che non si presentò e rimase anonimo. Quel giorno vennero scattate delle polaroid e le ragazze, parlando successivamente con Bob Colacello, declinarono i ricordi di quell’esperienza con un “dì al tuo amico che per 50 dollari faccio molto di più”. Warhol modificò le immagini con le consuete larghe pennellate di colore, spesso incuranti dei contorni del soggetto rappresentato.

Ladies and Gentlemen fu presentato per la prima volta in Italia proprio a Ferrara nell’autunno del ’75, nell’omonima mostra al Palazzo dei Diamanti. Organizzata dall’allora direttore Franco Farina, alla mostra presenziò anche lo stesso Warhol, che trascorse qualche settimana a Ferrara per promuovere la mostra e incontrare i giornalisti, tra cui Pier Paolo Pasolini, da sempre legato al mondo dei bassifondi e degli emarginati. Warhol passava il tempo a Ferrara tra il palazzo Diamanti e il ristorante La Provvidenza. Qui Giorgio Moretti, tuttora proprietario del locale, ebbe modo di conoscere e frequentare Andy Warhol, acquistando anche alcune delle sue opere, tra cui, appunto, il set di Ladies and Gentleman, la serie sulle drag queen della New York degli anni ’70.

Le opere che da quasi quarant’anni sono appese alle pareti del ristorante di Moretti, furono realizzate in 125 esemplari, firmate, datate e numerate dall’artista, e sono in mostra presso il concept store Slam Jam di via Canonica 3, che da anni si fa portavoce non solo delle istanze della moda internazionale, ma anche promotore di mostre dal respiro contemporaneo. Da sempre legato al mondo dell’arte – dalla musica alle mostre, dalla street art a mostre più classiche – Slam Jam si ripropone ancora una volta come ottimo catalizzatore non solo di tendenze, ma anche di contenuti. Qui la mostra resterà visitabile fino al 23 maggio, durante gli orari di consueta apertura del negozio.

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