Lo hanno trovato privo di vita nel suo sacco a pelo. Era ‘in trasferta’ a Torreglia, sui Colli Euganei, in provincia di Padova, per un’escursione con il suo gruppo parrocchiale di scout. Mattia Monesi, 18 anni, è morto la notte tra venerdì a sabato senza che nessuno se ne accorgesse, nel sonno.
A trovarlo, ieri mattina alle 7.30, in una stanza del centro parrocchiale Sacro Cuore di Torreglia, sono stati i suoi compagni del grupposcout Agesci di Santa Maria Maddalena, una comitiva di 21 ragazzi seguiti da due accompagnatori. Si erano accampati la sera prima in via Mondonego, dove era stato organizzato il raduno di scout.
Il giorno precedente aveva accusato un senso di stanchezza e di affanno nel respirare, tanto che un compagno si era offerto di portargli lo zaino, ma in serata tutto sembrava passato. La notte l’aveva passata assieme al gruppo nella sala che la parrocchia aveva affittato agli scout.
Mattia era nato a Ferrara il 24 agosto del ’95 e abitava con la sua famiglia a Stienta, in provincia di Rovigo. Nella città estense era iscritto al quinto anno dell’istituto tecnico Ipsia di Ercole I d’Este.
Ogni soccorso e tentativo di rianimarlo è stato inutile. A stroncare la giovanissima vita sembra essere stato un malore mentre dormiva. Sul posto, oltre al 118 che ne ha constatato il decesso, sono giunti i carabinieri della compagna di Abano che hanno interrogato amici e responsabili della comitiva per cercare di capire o motivi della tragedia.
Sul posto si è recato immediatamente anche il sindaco di Torreglia, Filippo Legnaro. È stato lui ad accompagnare la madre del ragazzo (il padre è morto anni fa) all’obitorio della Casa di Cura di Abano per il riconoscimento del corpo.
Il pm di turno Orietta Canova ha disposto l’autopsia per chiarire le cause del decesso. La madre ha deciso di donare le cornee del figlio.
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