Eventi e cultura
18 Aprile 2014
Cinque giorni di festa. Si parte la sera del 26 con la Notte Bianca

Torna a Ferrara la Festa del Libro Ebraico

di Redazione | 5 min

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unnamed1di Federica Pezzoli

Nella Sala degli Arazzi della residenza Comunale è stato presentato il programma della quinta edizione della Festa del Libro ebraico in Italia, che si svolgerà a Ferrara dal 26 aprile al 1 maggio prossimi, organizzata dalla Fondazione Meis-Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah con il supporto di Ferrara Fiere Congressi e il patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, della Regione Emilia-Romagna, della Provincia e del Comune di Ferrara, dell’Università degli Studi di Ferrara, dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane e della Comunità Ebraica di Ferrara. All’incontro con la stampa erano presenti il vicesindaco Massimo Maisto, nella doppia veste di assessore alla cultura e di consigliere della Fondazione Meis, la presidente della provincia Marcella Zappaterra, Claudia Tassinari, assessore alla Cultura del Comune di Cento, e Giorgina Arlotti, direttrice di Ferrara Fiere Congressi.

“Siamo orgogliosi di ospitare la quinta edizione della festa”, ha esordito l’assessore Maisto. “Speriamo di avere anche quest’anno il successo delle edizioni precedenti”, grazie anche a un programma che sa coniugare “grande qualità e sintesi fra divulgazione e ricerca scientifica”. Fra gli appuntamenti principali, infatti, ci sono le due giornate (28 e 29 aprile) del convegno Conversos, marrani e nuove comunità ebraiche nella prima età moderna, un tema che alimenta un acceso dibattito storiografico.

Anche Claudia Tassinari ha espresso l’orgoglio dell’amministrazione, che vede la festa come “un’importante occasione per valorizzare il Ghetto di Cento”. La presidente della Provincia di Ferrara Marcella Zappaterra ha poi aggiunto che l’appuntamento “in questi anni è sempre cresciuto dando lustro alla città”, per questo “credo che i ferraresi non possano più fare senza”, ha concluso. Entrambi i rappresentanti delle istituzioni ferraresi hanno poi voluto sottolineare il ruolo del Meis come occasione per accrescere il ruolo dell’economia, della cultura e del turismo di Ferrara a livello nazionale. Proprio in questo senso va la mostra Vita, colore, fiabe. Il mondo ebraico di Emanuele Luzzati, un altro fra gli appuntamenti clou in calendario quest’anno, realizzata in collaborazione con il Museo Luzzati/Nugae. Una “collaborazione importante”, ha affermato Massimo Maisto, per il quale non bisogna mai dimenticare che il Meis “è un museo nazionale e questo comporta privilegi ma anche doveri: fra questi quello di avere un orizzonte ampio e di essere non solo un museo, ma anche e soprattutto un centro culturale e di studio” sui temi dell’ebraismo italiano.

unnamed2“Due musei incrociano le loro energie in un progetto comune”, come ha spiegato Sergio Noberini, direttore del Museo Luzzati di Genova e curatore della mostra insieme a Michela Zanon, direttrice del Museo Ebraico di Venezia e membro del Comitato Scientifico del Meis, entrambi presenti alla conferenza stampa. L’esposizione “è stata un’occasione per ripuntualizzare le tappe più importanti della biografia artistica di Luzzati”, ha continuato Noberini: un “percorso ricco di documenti” permette di “capire qual era il modo di procedere per le sue realizzazioni”. Non solo illustrazioni originali, bozzetti, tavole, ma anche teatrini dipinti a mano, fotografie e ceramiche, provenienti dall’archivio del Museo di Genova, per narrare la figura di “un artigiano che amava sperimentare con la materia”, come lo ha definito Noberini, e che descriveva così il proprio processo creativo “lascio riposare la testa ed è la mia mano che sogna”. Michela Zazon ha invece posto l’accento sul fatto che “ogni persona, adulto o bambino, potrà trovare una propria chiave di lettura alla mostra”. Il taglio del nastro avverrà alle 10 di domenica 27 aprile, presso la palazzina del Meis in via Piangipane, e l’esposizione rimarrà poi aperta, con ingresso gratuito, fino al 27 luglio.

A Giorgina Arlotti il compito di fare una sintesi del programma dei cinque giorni di festa. Com’è ormai tradizione si inizierà la sera del 26 con la quarta Notte Bianca Ebraica d’Italia: alle 21 al Chiostro di San Paolo si terrà “l’inaugurazione con tutte le autorità e la visita alla libreria della festa”, che è il “nostro fiore all’occhiello: più di 5000 volumi, forniti da 150 case editrici, di autori ebrei o su tematiche ebraiche”. Una novità di quest’anno è “l’angolo delle occasioni” dove si potranno trovare testi “alla cifra simbolica di 3 o 5 euro, oppure edizioni anche costose a metà prezzo”.

Da domenica mattina poi prenderanno il via i numerosi appuntamenti: incontri e conversazioni con gli autori di oltre 30 opere, dibattiti e tavole rotonde, con ospiti come Piero Dorfles, Gad Lerner e Mario Luzzato Fegis, e la terza edizione del Premio di Cultura Ebraica PARDES, assegnato quest’anno alla scrittrice israeliana Lizzie Doron per la sezione letteratura, al Direttore del Tg di La7, Enrico Mentana, come riconoscimento alla carriera, e all’attore Gioele Dix per la saggistica.

E poi ancora concerti e spettacoli teatrali tra il Chiostro di San Paolo e la Sala della Musica: il concerto in collaborazione con il conservatorio G. Frescobaldi di Ferrara e lo spettacolo Un grembo due nazioni molte anime. Parole e musiche degli ebrei d’Italia, dalle 21.45 del 26 aprile, e La farfalla risorta, reading concerto con gli strumenti del ghetto di Terezin, alle 21 del 28 aprile, solo per fare alcuni esempi. Infine un’altra novità di quest’anno: “grazie alla collaborazione della comunità ebraica di Ferrara e della Libreria Sognalibro”, afferma ancora Giorgina Arlotti, le visite guidate non saranno più solo “dal Chiostro all’antico Ghetto al Meis”, ma anche ci si potrà recare anche al cimitero ebraico di via delle Vigne.

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