Il 4 aprile 1914 nasceva a Saigon Marguerite Duras, tra le più grandi scrittrici del Novecento. Era nata a Saigon nel 1914 ed è morta a Parigi nel 1996. Visse nell’Indocina francese (l’attuale Vietnam) fino a diciotto anni.

Rientrata in Francia nel 1932, prese parte alla Resistenza e militò nel dopoguerra nelle file del Pcf da cui venne espulsa come dissidente nel 1950. Oltre a numerose opere narrative, durante la sua intensissima e passionale esistenza, redasse nella sua scrittura puntuale, sintetica, già visiva, sceneggiature per il cinema, dirigendo diversi film, tra cui India Song (1974) e Les enfants (1984).

Tra le sue pubblicazioni tradotte in lingua italiana si ricorda: l’autobiografico L’amante (1985, vincitore del premio Goncourt nel 1984), poi tradotto in pellicola da J. Jacques Annaud, nel 1991, duramente disapprovato dalla stessa Duras che ne prese le distanze, Il dolore (1985), Moderato cantabile (1986), Il viceconsole (1986), Testi segreti (1987), Occhi blu, capelli neri (1987), La vita materiale (1988), Emily L. (1988), Il rapimento di Lol V. Stein (1989), Giornate intere fra gli alberi (1989), La pioggia d’estate (1990), Il marinaio di Gibilterra (1991), L’amante della Cina del Nord (1992), Yann Andréa Steiner (1993), l’incomparabile, unico  ed essenziale saggio Écrire – Scrivere (1994), in cui lo scrittore è visto nella sua nuda ma quanto più vera solitudine compositiva, La vita tranquilla (1996) e Quaderni della guerra e altri testi (2008).