Gli inquilini disabili che abitano in un alloggio Erp e che richiedono interventi di adeguamento per poter migliorare le proprie possibilità di mobilità dentro casa non dovrebbero partecipare alle spese, le quali, invece, dovrebbero essere interamente a carico dell’ente proprietario.

È quanto sostiene Sandro Mandini (Idv) in un’interrogazione presentata alla Giunta regionale sul caso dell’inquilino di un immobile di edilizia residenziale pubblica, situato nel comune di Copparo, al quale Acer Ferrara avrebbe chiesto di compartecipare alle spese per un intervento di adattamento del bagno, sollecitato dallo stesso interessato a seguito di un’ulteriore riduzione della propria capacità motoria.

L’edificio in questione, ricorda Mandini, dotato di specifiche caratteristiche di accessibilità, è costituito da alloggi esclusivamente riservati a persone disabili o con ridotte capacità motorie. Considerato che “gli inquilini nel tempo possono subire aggravamenti per i quali diventa indispensabile l’utilizzo di ausili e soluzioni per agevolarne l’autonomia, tali adeguamenti – sottolinea il consigliere – non possono che rientrare nella manutenzione straordinaria”. La quale, in base al regolamento adottato da Acer Ferrara, dovrebbe essere a carico della proprietà.

Mandini chiede quindi quali criteri siano stati utilizzati per determinare l’importo richiesto all’inquilino dell’alloggio di Copparo per le spese di compartecipazione ai lavori e vuole anche sapere “se la Giunta regionale intenda mettere in atto tutte le azioni necessarie, nei confronti di Acer e di tutti gli enti proprietari, affinché tutti gli oneri per interventi strutturali, essenziali ad agevolare l’autonomia di persone disabili, siano posti a carico della proprietà”.