Poggio Renatico
18 Aprile 2014
Il sindaco Pavani: "Soddisfatti nonostante le difficoltà"

Poggio, approvati i bilanci: tariffe su del 3%

di Redazione | 3 min

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IMG_20140416_192704Poggio Renatico. C’è lo spettro dell’aumento al massimo delle aliquote delle imposte e delle addizionali comunali durante i prossimi anni nei numeri snocciolati durante l’ultimo consiglio comunale di Poggio Renatico che ha preso in esame il bilancio consuntivo del 2013 e quello preventivo del 2014, mentre si è già concretizzato l’aumento delle tariffe dei servizi a domanda individuale del 3% e del trasporto scolastico del 30% a fronte dell’inclusione però anche della frazione di Gallo nella fruizione del servizio.

Pavani si appella al consiglio – in cui siede il prossimo sindaco, essendo entrambi i candidati al momento consiglieri comunali -, annunciando che il Comune ha risorse da gestire appena superiori ai 100mila euro con il ritorno del patto di stabilità. “Questo è il momento più difficile economicamente da sempre, è una crisi peggiore anche di quella degli anni venti perché in questo caso non se ne vede la fine – spiega il primo cittadino. Abbiamo applicato (negli anni passati, prima del terremoto, ndr) tutti i tagli possibili, ora rimane solo incidere nella carne viva dei servizi ai cittadini, cosa che spero a livello umano che nessun sindaco sia costretto a fare. Siamo soddisfatti dei risultati, nonostante le grandi difficoltà”.

“Anche quest’anno abbiamo preso in considerazione i cittadini, soprattutto quelli bisognosi, e anche quest’anno non abbiamo applicato ulteriori tagli”, spiega l’assessore al bilancio Marco Poppi presentando il bilancio consuntivo riferito al 2013, “un anno di ripartenza dopo il terremoto”, che grazie al superamento del patto di stabilità per i comuni colpiti dal sisma “è stato caratterizzato da tante opere, dall’ampliamento del nido alla ciclopedonale di collegamento con Chiesa Vecchia, ai circa 250mila euro per le asfaltature delle strade”.

Rimane in linea con le previsioni l’avanzo a consuntivo di un milione e 300mila euro nelle casse del Comune.

La linea di non effettuare nessun ulteriore taglio di spesa viene mantenuta anche per quanto riguarda il bilancio di previsione 2014, di 12.522.230 euro, che comprende l’aumento dei servizi a domanda individuale e dei posti al nido d’infanzia, ora 52. Secondo Poppi “le priorità sono state non tagliare i servizi sociali, aumentare i contributi monetari alle famiglie bisognose e rifinanziare le convenzioni scolastiche in un bilancio di una rigidità assoluta che ha visto anche uno sbilancio di 918mila euro dovuto all’eliminazione dell’Imu e dei tagli derivanti dalla spending review”. Sbilancio che è stato ‘corretto’ con il rinvio della quota di ammortamento dei mutui per 503mila euro per evitare l’aumento della pressione fiscale e con l’applicazione della Tasi. Scelte che fanno sbottare l’oposizione a partire da Daniele Garuti (UpP) che parla di un bilancio “che lascia il cerino in mano a chi dovrà amministrare, rimandando i problemi come quello dei mutui rinegoziati. I limiti si trascinano, come le scelte non appropriate”.

Oltre a ciò nel bilancio di previsione sono previsti investimenti per la riqualificazione del centro civico e dell’ex Spazio Bambini di Madonna Boschi, per lo stralcio del Castello Lambertini e della scuola elementare del capoluogo.

Sul fronte aliquote, la Tasi sarà allo 0,19% in prima applicazione, con detrazioni pari a 50 euro per ogni figlio fino i 14 anni, mentre la Tari rimane per ora fuori dal bilancio essendo in fase di definizione i regolamenti e il piano tariffario. “Con amarezza devo annunciare – ha spiegato l’assessore all’ambiente Rita Pareschi – che problemi crescenti, gestionali e organizzativi da parte del gestore ci impediscono di fatto di proseguire sulla strada di una puntualizzazione seria. Siamo lavorando alla definizione della Tari: manterremo al suo interno una puntualizzazione, come test, soprattutto per le attività produttive”.

L’approvazione dei bilanci, a fine consiglio, avviene a maggioranza, con l’opposizione di Upp e Pdl che si sono astenuti durante il voto del consuntivo 2013 e hanno espresso voto contrario sul bilancio di previsione 2014.

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