Si sono ritrovati sul cavalcavia che porta all’ingresso del petrolchimico ferrarese, ma da lì non hanno più proseguito verso le porte dello stabilimento. È cominciato così lo sciopero di quattro ore indetto per tutta la mattina dalla Fiom Cgil, per protestare contro le conseguenza degli appalti al massimo ribasso di Versalis e – più in generale – delle aziende all’interno del petrolchimico.

Negli ultimi giorni è infatti giunta la notizia del mancato rinnovo dell’accordo tra Eni e la società Idromacchine Spa di Mestre, che curava la manutenzione degli impianti Versalis a Ferrara. Ora in bilico, secondo la Fiom, sarebbero circa 25 dipendenti assunti dall’azienda mestrina.

I lavoratori sono rimasti fuori dai cancelli per consegnare volantini e raccogliere la solidarietà dei chimici all’ingresso dello stabilimento. La protesta però, se la situazione dovesse restare invariata, potrebbe essere solo all’inizio: “Lo sciopero è riuscito – commenta il segretario Fiom, Samuele Lodi -, ma non è un punto di arrivo, bensì una base su cui partire per avviare un tavolo di confronto con le aziende committenti. Abbiamo avanzato la nostra richiesta a Unindustria che però è ancora silente, come lo è da anni. Abbiamo bisogno di risposte, in mancanza di queste proseguiremo con le mobilitazioni”.