Gestione illecita di rifiuti edili, denunciate cinque ditte ferraresi
I carabinieri forestali hanno denunciato cinque ditte della provincia di Ferrara per la gestione illecita di rifiuti edili
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La Procura di Ferrara ha nuovamente chiesto l'archiviazione per l'allora direttore del distretto Sud-Est dell'Ausl di Ferrara e per un'operatrice telefonica del 118, inizialmente indagati per omicidio colposo relativamente alla morte di Francesco D'Antoni, deceduto ad Argenta il 20 marzo 2021 per infarto miocardico acuto
Due ferraresi, una donna di 46 anni e un uomo di 55 anni, rispettivamente amministratore di diritto e di fatto di una società fallita con sede nell'Alto Ferrarese, sono stati condannati a 6 anni e 4 anni e 4 mesi dal tribunale di Ferrara con l'accusa di bancarotta fiscale
Massimiliano De Marco, presidente e legale rappresentante della Servizi Ospedalieri Spa, società appartenente al Gruppo Rekeep di Bologna, è stato assolto con formula piena perché il fatto non sussiste nel processo relativo alla fornitura di mascherine facciali filtranti Ffp2 all'Azienda Sanitaria Locale di Bari
Dalla collaborazione tra Avis Ferrara e Unife nasce "I mercoledì del Donatore Universitario" per cui gli studenti potranno donare in gruppo nei mercoledì pomeriggio
Portomaggiore. Era diventato ormai un caso che ha agitato gli animi dei fedeli (e non) portuensi , suscitando anche commenti dai toni caldi, ma la vicenda della foto scattata a un ragazzo pakistano in posa sul rosone della facciata della chiesa Collegiata si è già risolto con una richiesta di scuse e la promessa tra le due comunità di rispettarsi e conoscersi meglio.
La foto, che circolava in rete dalla settimana scorsa, ritraeva un ragazzo in piedi all’interno di uno dei due rosoni esterni della chiesa mentre un altro ragazzo a sua volta scattava un’altra foto più ravvicinata. Lo scatto, da molti considerato “profano”, aveva scatenato qualche polemica anche sui social network. Il caso si è però chiuso in fretta: lunedì sera (14 aprile) alla Casa della Gioventù parrocchiale si sono incontrati l’arciprete don Giuseppe Negretto, il sindaco Nicola Minarelli, il rappresentante della comunità pakistana Muhammad Arshad e i ragazzi protagonisti delle foto. In precedenza c’era già stato un incontro nel quale ci si era proposti di parlare con i due ragazzi per ascoltarne lo spirito e le motivazioni del gesto oltre che per spiegare quali reazioni aveva suscitato nella comunità cristiana sentitasi provocata nella propria sensibilità di fede e culturale.
I ragazzi si sono scusati per l’accaduto, hanno spiegato che non era minimamente loro intenzione offendere né l’edificio, né la religione che rappresenta è hanno capito che bravate di questo tipo, seppur senza intenti provocatori, possono offendere la sensibilità di alcuni. L’incontro è stato però anche occasione per ribadire con più forza quanto sia importante per la convivenza il rispetto religioso culturale, al fine di rinsaldare e non rallentare il dialogo tra le comunità presenti a Portomaggiore. Don, sindaco, rappresentante della comunità pakistana e i ragazzi si sono poi lasciati con l’intenzione di promuovere una conoscenza reciproca maggiore e con l’obiettivo, fermamente ribadito, che fatti come quello accaduto la settimana scorsa non si debbano più ripetere in futuro.
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