17 Aprile 2014
Carpeggiani lascia il Nuovo Centrodestra e si schiera con Forza Italia. Attacco alla cultura Arci-centrica

Anselmi: “Centristi fuori dall’alleanza? Un piano nazionale”

di Ruggero Veronese | 3 min

Leggi anche

Vigilia di Natale finita a pugni tra due fratelli

Era la vigilia di Natale dello scorso anno. Per le feste si ritrovano assieme, con le rispettive famiglie, due fratelli tra i quali, per questioni legate all'eredità paterna, negli ultimi tempi non corre buon sangue. Il più giovane dei due, classe 1976, abita nella casa di Pieve di Cento ereditata come proprietà indivisa

unnamed (5)Con la candidatura di Francesco Fersini al ruolo di sindaco di Ferrara sotto i simboli di Udc e Nuovo Centrodestra, l’unità del centrodestra ferrarese si trasforma ancora una volta in una chimera. Ma da dove nascono le ultime divisioni del centrodestra? Vittorio Anselmi, candidato sindaco per Forza Italia e appoggiato da Lega Nord e Fratelli d’Italia, non ha dubbi: “Questa novità rientra nel progetto che Udc ed Ncd stanno portando avanti a livello nazionale. Purtroppo però le ricadute a livello locale saranno pesanti, perchè mai come in questo momento era necessario correre uniti”. Un’idea su cui converge anche Gianluigi Carpeggiani, portavoce provinciale del partito di Angelino Alfano che si dimette dal proprio ruolo e annuncia l’adesione alla lista di Anselmi.

L’idea è quella che le due forze centriste della – ormai ex – alleanza abbiano seguito le indicazioni provenienti dai loro leader nazionali, impegnati a ‘smarcarsi’ da un partito che sconta i guai giudiziari di Silvio Berlusconi e le lotte interne per raccoglierne l’eredità. Da qui, secondo Anselmi, la scelta di Udc e Ncd di staccarsi e convergere sulla candidatura di Fersini. “Non so se siano decisioni imposte dall’alto – commenta Anselmi -, ma mi pare evidente che rispondano a un disegno più ampio che non corrisponde alla situazione ferrarese. La manovra di Udc ed Ndc avvantaggia Pd e  Movimento 5 Stelle”.

Anselmi respinge le motivazioni offerte da Fersini (“ci dissero che il candidato era già stato deciso,”, affermò il candidato centrista), offrendo una diversa versione dei fatti. “La mia candidatura è venuta fuori dal tavolo delle trattative, andato avanti per mesi, che ha coinvolto tutti i partiti di centrodestra. Il mio nome è stato indicato da Forza Italia, che rappresenta la quota di maggioranza, ma tutti i partiti presenti hanno accettato non solo il mio nome, ma anche un progetto condiviso. Abbiamo lavorato costantemente al programma, finché non abbiamo letto sui giornali le dichiarazioni di Fersini”.

Una versione dei fatti che viene sottoscritta anche dal ‘dimissionario’ Carpeggiani , che spiega di essere rimasto “più che stupito dal comportamento di Fersini, dato che l’approccio con gli alleati di centro destra era stato più che positivo. E lo stesso ex portavoce del Ncd si sbilancia anche in un’ipotesi sull’indirizzo politico del partito di Angelino Alfano: “Ora che a rivestire il ruolo di coordinatore regionale del movimento è stato nominato Pizzolante (di area Comunione e Liberazione, ndr), riesco a darmi qualche spiegazione in più rispetto allo scenario che si è creato”.

Anselmi risponde poi a distanza a Maisto, che si è detto fiero della politica culturale del Pd, “quando invece è caratterizzata da una autoreferenzialità e chiusura rispetto alla città. È un discorso che vale anche per lo sviluppo delle imprese giovani: al di là di Spazio Grisù ci sono tante associazioni su cui puntare senza creare situazioni di protettorato”. Una critica “ad un’amministrazione Arci-centrica” che si allarga in parte anche alla Sovrintendenza per i Beni Culturali e alle imposizioni che pone a commercianti e imprese del centro storico: “La soprintendenza deve scegliere di cosa occuparsi – afferma Anselmi – altrimenti rischiamo di occuparci troppo dell’estetica della città trasformandola in quadro di De Chirico: una città metafisica e senza esseri umani. Ma questo discorso vale anche per l’amministrazione, che riempie le normative di paletti, imposizioni, imposte per il suolo pubblico. Smettiamola di considerare i commercianti solo come evasori fiscali: sono loro che tengono in vita la città”.

Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com