Eventi e cultura
16 Aprile 2014
Giovedì 17 aprile si conclude la stagione di Danza del Comunale con la compagnia The Dance Factory

Un “Lago dei cigni” tribale “made in Sudafrica”

di Redazione | 2 min

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(foto di John Hogg)

(foto di John Hogg)

Debutta a Ferrara Il Lago dei Cigni tribale e virtuosistico che ha trionfato all’ultima Biennale della danza di Lione. Swan Lake della coreografa sudafricana Dada Masilo sarà in scena al Teatro Comunale di Ferrara giovedì 17 aprile alle 21, a chiusura della stagione di Danza 2013/2014. La pièce per dodici danzatori – – tra cui troviamo la stessa Masilo – include musiche di Pëtr Il’ič Čajkovskij, Steve Reich, René Avenant, Camille Saint-Saëns e Arvo Pärt.

La personalissima coreografia di Dada Masilo unisce sapientemente tecnica accademica, danza contemporanea e influenze sudafricane. Attraverso i movimenti e i gesti, gli interpreti raccontano di temi attuali, come il rapporto tra i sessi, l’omofobia e la devastazione dell’Aids nel continente africano. La trama è al servizio di Masilo: se nel Lago dei Cigni originale si narra dell’amore tra un principe e una ragazza trasformata in cigno, qui si stravolgono gli eventi con il principe Sigfried che confessa ai propri genitori di non potersi sposare poiché già innamorato di un’altra persona, che si rivela essere un uomo. Questo porta all’inserimento di nuovi personaggi e nuove occasioni coreografiche, mantenendo però alcuni pezzi portanti del balletto originale, sempre rivisti attraverso gli occhi dell’autrice e affrontati con ironia e intelligenza. Fouettés, jetes e pirouettes sono giustapposti a movimenti tradizionali africani e danza contemporanea, in un amalgama affascinante. Il semplice impianto scenico lascia spazio alla danza e ai costumi, di Ann e Kirsten Bailes, che ricoprono un ruolo fondamentale nell’esprimere i concetti che sottendono lo spettacolo. Tutti i danzatori in scena, siano essi uomini o donne, indossano dei tutù, bianchi e lineari. I piedi sono scalzi, niente scarpette da punta e sulla sommità del capo ondeggiano leggere delle piume bianche.

(foto di John Hogg)

(foto di John Hogg)

Dada Masilo nasce a Soweto, area urbana limitrofa a Johannesburg. All’età di tredici anni, quando il gruppo di dance street di cui faceva parte si esibisce alla Dance Factory School, viene notata dalla direttrice della scuola e inizia a studiare danza classica e contemporanea, oltre a coltivare la sua passione per le danze tradizionali africane. Tra i suoi lavori citiamo le rivisitazioni di grandi classici del repertorio, come Romeo e Giulietta, Swan Lake, Carmen e alcune produzioni originali: The Bitter End of Rosemary e Dancing with Dada. «E’ come se fossi fatta per essere qui – si racconta – questo è quello che amo fare e sono la persona più felice del mondo quando sono in studio o sul palcoscenico in teatro».

(foto di John Hogg)

(foto di John Hogg)

Al termine dello spettacolo si terrà un incontro con Dada Masilo e la compagnia, a cura del critico di danza Elisa Guzzo Vaccarino.

Info: 0532 202675

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