Politica
8 Aprile 2014
Tagliani risponde al consigliere forzista: "Se in questi 4 anni non è stata chiesta l'espulsione, non è un problema della maggioranza"

Toscano sul ‘caso Dragotto’: “Servono regole certe”

di Redazione | 2 min

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admin-ajax (26)Ennesimo botta e risposta in consiglio comunale tra la maggioranza e il rappresentante di Forza Italia Giuseppe Toscano, subentrato al ‘recordman’ di assenze Giorgio Dragotto tra i banchi del consiglio. In una mozione presentata nel febbraio scorso, Toscano si lamentava infatti del fatto che le giustificazioni portate da Dragotto per le sue assenza non fossero valide (visto che in gran parte non erano firmate), ma nonostante questo siano state accolte senza riserve dal presidente del consiglio comunale Francesco Colaiacovo.

“Non sto parlando di questioni di diritto – ha affermato Toscano -, ma di rispetto: è stata messa nel dimenticatoio una procedura di espulsione dal consiglio che doveva essere iniziata. Mi sento danneggiato non per i gettoni, come alcuni giornali hanno scritto, ma per il rispetto alle persone: ci dobbiamo dare regole certe e non interpretabili”. Un’attacco agli ‘arbitri’ del consiglio comunale che vede l’appoggio anche del consigliere del gruppo Gol Francesco Rendine, secondo cui “il fatto che il Comune abbia delle prassi consolidate, non significa che siano giustificate”.

A concludere il dibattito è l’intervento del sindaco Tiziano Tagliani che dopo aver chiarito che, a suo avviso, non sussistono elementi giuridicamente rilevanti né da parte di Dragotto, né da parte delle istituzioni, ha sostenuto che le responsabilità individuali sono da cercare essenzialmente all’interno del  Pdl: “Il gruppo cnsiliare avrebbe dovuto sollecitare Dragotto alle dimissioni o il presidente del consiglio a richiederle. Non posso intervenire sul carattere politico di questa scelta: si puà ritenere di poter rappresentare i propri elettori anche fuori dal consiglio, ma questa è una valutazione che ognuno fa con i propri sostenitori. Mi posso prendere come impegno una riforma dell’articolo 17 del nostro regolamento, con più restrizioni per la partecipazione alle sedute, ma se in questi quattro anni non è stato chiesto l’avvio di un procedimento contro Dragotto, non puà essere un problema della maggioranza”.

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