Mesola
2 Aprile 2014
Dopo la Provincia, sotto inchiesta anche il sindaco di Mesola Marchesini, il suo vice e il dirigente dell'urbanistica

Strage di Massenzatica, indagato anche il Comune

di Redazione | 1 min

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admin-ajaxMesola. Anche il Comune di Mesola finisce nell’inchiesta sulla tragedia di Massenzatica dove quattro giovani hanno perso la vita in un incidente stradale due settimane fa.

La procura ha infatti notificato un invito a nominare un avvocato e ad eleggere domicilio (ma ancora non un formale avviso di garanzia) al sindaco Lorenzo Marchesini al vice Dario Zucconelli e al dirigente del settore Urbanistica Fabio Zanardi. Si tratta di un atto dovuto che si affianca agli avvisi di garanzia ricevuti dai vertici della Provincia – la presidente Marcella Zappaterra, l’assessore alla sicurezza stradale Davide Nardini e l’ingegnere capo Mauro Monti -, per dare la possibilità agli indagati difendersi.

Al centro della questione c’è evidentemente la necessità di stabilire le responsabilità sulla gestione e la manutenzione del fatiscente ponte Trapella sulla provinciale 11, luogo in cui si è verificato il tragico incidente che ha portato alla morte di Matteo Carli,  Stefano Bertaglia, Loredana Nicoleta Caruntu e Liliana Dragnescu. “Siamo molto tranquilli – afferma il difensore del sindaco Marchesini e del vice Zucconelli, l’avvocato Carmelo Marcello (il dirigente è invece assistito dall’avvocato Eugenio Galleranim ndr) -. Abbiamo dei documenti ufficiali del Comune che dimostrano come il ponte sia di proprietà della Provincia e dunque l’estraneità degli assistiti alla vicenda”.

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