Gli alunni della 3D della scuola secondaria di primo grado “M. M. Boiardo” oggi 1 aprile faranno visita alla scuola in ospedale, Sio, presso l’Azienda Ospedaliero-Universitaria a Cona, accompagnati dalla dirigente scolastica Stefania Musacci e dalle insegnanti Margherita Forlani e Maria Chiara Romagnoli. Si tratta di una classe che già da tempo è “amica della Sio”: l’anno scorso aveva fatto visita agli ampi spazi della scuola in ospedale donando dei simpatici segnalibri, i “segna-amicizia”. In questa occasione la classe donerà alla scuola in ospedale otto cartelloni per favorire la conoscenza della lingua inglese che potranno essere utilizzati a scopo didattico per gli alunni-degenti della Sio.
“I cartelloni – spiega Margherita Forlani, docente di inglese alla scuola Boiardo – sono stati realizzati dagli alunni ed illustrano situazioni ‘pratiche’, come chiedere indicazioni stradali o richiedere l’aiuto di un medico, frasi che quindi possono essere utili nell’uso comune di una lingua straniera”. Gli alunni faranno inoltre una donazione di materiale didattico, manuali e cd rom alla scuola in ospedale. Il direttore generale Gabriele Rinaldi e Patrizia Fabbri, responsabile dell’area comunicazione dell’ospedale e le docenti Elena Zeni e Marialivia Brunelli accoglieranno gli alunni nell’aula didattica all’interno del reparto di pediatria, illustrando ai ragazzi le attività della Sio di quest’anno all’interno del reparto di pediatria di Cona e presso il centro di riabilitazione San Giorgio.
All’incontro parteciperà anche Sara Filigheddu, che sta portando a termine la riabilitazione al centro San Giorgio dopo un terribile incidente. Grazie allo studio individualizzato con le docenti della Sio, quest’anno è riuscita comunque a prepararsi per sostenere la maturità classica. “Sara è oramai un’abile comunicatrice – sottolinea Elena Zeni – ed ha già partecipato a ben otto incontri con alunni delle scuole della Provincia con l’obiettivo di sensibilizzare i giovanissimi alla sicurezza stradale raccontando la sua storia. Fare informazione sui giovani è una di quelle cose che Sara considera utili e stimolanti e, grazie alla sua preparazione e simpatia, le riesce anche particolarmente bene”. “Sara – aggiunge Marialivia Brunelli – ci dimostra, con la sua storia, che l’ inserimento nei percorsi scolastici della scuola in ospedale è spesso fondamentale per motivare maggiormente i ragazzi ad affrontare il loro percorso riabilitativo”. La storia di Sara coinvolge e commuove per la drammaticità ma anche per il coraggio. Sara, nell’incidente che l’ha portata al coma, ha perso il suo fidanzato Lorenzo e non è un caso che alla maturità abbia voluto fare un percorso a partire dalla scultura di Canova “Amore e Psiche”, simbolo dell’amore eterno.