Mesola
15 Marzo 2014
Legambiente: "Accordo positivo, si costituisca ora un unico ente"

Parco del Delta ‘senza confini’, accordo firmato

di Redazione | 3 min

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Accordo Parco del Delta del PoMesola. A dimostrazione del fatto che i confini tra Province e Regioni sono solo linee astratte, il Consorzio Visit Ferrara – nato nel 2013 per riunire gli operatori, le imprese e gli enti che vogliono puntare sul futuro del turismo nella Provincia ferrarese – ha fortemente voluto il protocollo d’intesa sull’unificazione del Parco del Delta del Po firmato dalla Provincia di Ferrara e dalla Provincia di Rovigo il 14 marzo a Mesola, primo passo verso la costituzione di un’unica grande entità naturale e turistica.

«E’ una data storica – spiega Gianfranco Vitali, Presidente di Visit Ferrara – che elimina finalmente le barriere amministrative tra le due Province e tra le due principali Regioni del turismo italiano, che registrano ogni anno ben 100 milioni di presenze».
Un accordo che fungerà da stimolo per i privati per perfezionare l’offerta turistica e che rappresenta una scelta “naturale” volta alla realizzazione di un turismo integrato attorno al Delta del Po, area ricca di vegetazione e fauna tra dune, lagune e residenze storiche. A portare la propria testimonianza durante il seminario moderato da Roberto Vitali, presidente Village 4 All, è stato Renzo Ghezzo, imprenditore turistico dell’area del Delta Veneto, che ha sottolineato come il Delta sia «l’unico mezzo che ci possa permettere di darci un’immagine attraverso la natura, senza vendere ognuno il proprio prodotto ma facendo conoscere una realtà territoriale coesa».

Un grande Delta dunque per il “Grande Fiume”, per trasmettere le emozioni di un capitale naturale immenso. Si tratta infatti del più ampio territorio Unesco della penisola, che in forza di questo accordo saprà presentarsi in tempo per l’Expo 2015. Ma non solo: «Il progetto – dichiara Paolo Rosso, dirigente regionale Turismo Regione Veneto – guarda allo sviluppo dell’economia ben oltre il 2015, sfruttando la forza dei rapporti per proporre offerte complete ai turisti».
«Siamo due Regioni che non si fanno concorrenza ma che possono lavorare in sinergia – conclude Maurizio Melucci, assessore al turismo e al commercio della Regione Emilia-Romagna – per valorizzare un’area eccezionale attraverso la rete di impresa e gli operatori come Visit Ferrara che sanno fare sistema perseguendo obiettivi comuni».

Anche Legambiente commenta l’accordo, giudicando positivo l’intesa che “prova a superare, almeno sul versante turistico, la differenza amministrativa dei due parchi e delle due regioni Emilia-Romagna e Veneto”. Secondo l’associazione ambientalista “occorre perciò fare seguire a questa esperienza un reale sistema di coordinamento della gestione delle due aree protette, che faccia dialogare i sistemi di vincoli, i regolamenti, la destinazione dei fondi come ad esempio quelli del Piano per lo sviluppo rurale,  e proponga un progetto di sviluppo verde complessivo dell’area”. Consequenziale dunque il richiamo all’esigenza “di istituire il Parco Nazionale del Delta del Po, superando finalmente le rigidità politiche e per un coordinamento comune nella gestione delle due aree protette divise solo su carta, attraverso un unico disegno sia in termini di tutela della biodiversità che di sviluppo turistico ed economico. La scelta di istituire un unico ente parco nazionale per Il Delta del Po sarebbe, inoltre, – secondo Legambiente – un motivo di ulteriore apprezzamento da parte dell’Unesco che dovrà valutare la candidatura dell’intero delta a riserva mondiale della Biosfera (Mab) e che pone a base delle sue valutazione anche il modello gestionale. Arrivare a questo appuntamento avendo superato, dopo 23 anni di attesa, una artificiosa separatezza di un grande patrimonio di natura e di biodiversità di grande pregio – conclude Legambiente – servirebbe ad assicurare al Delta del Po il giusto riconoscimento internazionale.

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