Cronaca
24 Febbraio 2014
"Chiamiamo la polizia tutti i giorni, ma non possono fare nulla"

Carlo Mayr, gli esercenti lamentano problemi di degrado

di Redazione | 2 min

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"Sono molto stupito, e lo sono felicemente, da questa notizia, dal momento che conferma che le politiche che abbiamo adottato come maggioranza sono apprezzate dall’opposizione, e quindi riproposte". Sono le prime parole del sindaco di Argenta Andrea Baldini nel commentare l'intervento di ieri sulla stampa del coordinatore giovanile e di quello provinciale di Forza Italia, Nanetti e Toselli

Avrebbe adescato l’amichetta della figlia. “Nego tutto”

Parla e respinge ogni accusa il 49enne ferrarese finito a processo per adescamento di minore, pornografia minorile e corruzione di minorenne, dopo che tra febbraio e novembre 2018 - secondo la Procura - avrebbe adescato una ragazzina di 14 anni, compagna di scuola di sua figlia, prima inviandole foto dei suoi genitali e poi inducendola a fare altrettanto, attraverso lusinghe e regali - come ricariche telefoniche - per provare a ottenere in cambio la sua fiducia

Carlo MayrÈ una situazione avvertita come di grande disagio che piano piano sta diventando insostenibile quella che denunciano alcuni esercenti di via Carlo Mayr a Ferrara, dove, di fronte al negozio di distribuzione automatica di bibite aperto 24 ore su 24 si creano gruppi di persone che danno vita a problemi di ordine pubblico.

“Le forze dell’ordine – spiegano alcuni esercenti – sono state allertate più volte  ma al loro arrivo o non c’è più nessuno oppure, in assenza di elementi di reato, non possono far altro che controllare qualche documento e andare via. Qualche giorno le forze dell’ordine sono state chiamate dopo che un testimone ha visto un uomo che picchiava una ragazza, ma al loro arrivo non c’era più nessuno”. Alcuni commercianti spiegano che “i gruppi iniziano a formarsi già alle 7 del mattino, poi all’ora di pranzo e alla sera. Alcuni soggetti addirittura rimangono a dormire all’interno del self service, altri si accampano con fornelletti da campo lasciando poi a terra i resti e varie bottiglie di birra”.

Siamo inermi – denuncia Maurizio Tieghi, titolare della pizzeria Il Gatto Bianco -. Uno cerca di rispettare le regole e poi si trova di fronte a queste situazioni. Abbiamo il grosso problema che da un paio di anni – continua -, questo open shop si è trasformato nel punto di riferimento di persone che si accampano lì, mangiano, bevono, litigano, urinano, a volte si picchiano. Nel negozio ora non ci entra più nessuno, ma il problema riguarda tutta la zona. Queste persone non sono né ladri né assassini, ma siccome noi cittadini dobbiamo osservare alcune norme di decoro è brutto vedere che davanti all’open shop si possa fare quello che uno vuole“. Tieghi conferma le chiamate per ora senza risultati alle forze dell’ordine: “Chiamiamo la polizia tutti i giorni, ma più che guardare se sono in regola con i permessi di soggiorno non possono fare nulla. Ci hanno consigliato di fare più solleciti che possiamo, in modo da farli controllare costantemente, ma non serve a molto”

Intanto però “molta gente evita addirittura di passare di qui, creandoci un danno economico non indifferente”.

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