Mesola
11 Febbraio 2014
Da luglio via alla raccolta domiciliare

Rifiuti. Il porta a porta approda a Mesola

di Redazione | 4 min

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admin-ajax (2)Mesola. Il porta a porta approda nel Delta: sarà Mesola il prossimo tra i comuni soci di Area ad attivare il sistema domiciliare di raccolta dei rifiuti.

Come già è avvenuto per undici dei comuni di Area, dal 1 luglio di quest’anno in tutto il territorio mesolano spariranno i cassonetti stradali, e i rifiuti saranno raccolti attraverso sacchi e contenitori specifici preventivamente consegnati ad ogni famiglia e ad ogni azienda, che dovranno essere esposti in giornate predefinite. Saranno cinque le tipologie di materiali ritirate a domicilio: carta e cartone, imballaggi in plastica e lattine, rifiuti umidi organici, sfalci e potature, rifiuti non riciclabili. «Il nostro Comune ha sempre creduto nella bontà del sistema di raccolta puntuale dei rifiuti ed ha sostenuto convintamene il nuovo piano industriale di Area che andava in questa direzione», spiega il sindaco di Mesola, Lorenzo Marchesini. «In questi tre anni abbiamo avuto l’opportunità di osservare il cambiamento nei Comuni pionieri, peraltro geograficamente molto vicini, come Berra e Jolanda di Savoia, e visti i risultati eccellenti ora siamo più che mai convinti dell’efficacia di questo sistema». Vale la pena ricordare, a questo proposito, che proprio Jolanda di Savoia e Berra, così come Migliaro e Formignana, sono stati anche premiati da Legambiente come “Comuni Ricicloni dell’Emilia Romagna” per i minori quantitativi di rifiuti avviati a smaltimento.

Peraltro l’attuale sistema di raccolta (il cosiddetto secco/umido), attivo dal 2001, negli ultimi anni ha fatto rilevare, in tutti i comuni in cui è applicato, una stagnazione poco promettente. A Mesola la percentuale di raccolta differenziata è infatti ferma al 39%, mentre la legislazione nazionale impone di arrivare al 65% di materiali recuperabili. Nel contempo è rimasta alta la produzione di rifiuti procapite: ben 571 Kg all’anno. Troppo diffusa è infine, in questo territorio, la cattiva abitudine di abbandonare rifiuti di ogni tipo accanto ai contenitori stradali che finiscono per essere catalizzatori di abbandoni illeciti. Si tratta, del resto, di elementi e di limiti propri di un sistema a cassonetti, «democratico ma anarchico», come usa definirlo il direttore generale di Area, Raffaele Alessandri. I cassonetti, disponibili 24 ore su 24 e difficilmente controllabili, rappresentano infatti una facile scappatoia sia per alcune aziende, che abusano dei contenitori riservati ai rifiuti urbani per smaltire rifiuti speciali, sia per quei cittadini che, per mancanza di informazione o di sensibilità – o di entrambe – gettano indiscriminatamente i rifiuti, anche quelli riciclabili, in uno o nell’altro cassonetto.

Il risultato è che oggi a Mesola una parte consistente dei rifiuti raccolti non può essere recuperata e finisce direttamente all’inceneritore, con oneri elevatissimi che inevitabilmente si ripercuotono sulle bollette.

Il porta a porta, oltre a responsabilizzare i singoli individui nella gestione dei propri rifiuti, riduce le possibilità di abusi e i margini di errore e consente così l’effettivo recupero della maggior parte dei materiali raccolti. Più raccolta differenziata significa meno rifiuti smaltiti, con vantaggi sia ambientali che economici, perché è assodato che solo percorrendo questa strada si può arrivare a sistemi di misurazione puntuali e contenere le tariffe. E proprio su questo punto il Sindaco si sofferma: «è anche per non rimanere spiazzati rispetto a queste opportunità che abbiamo chiesto di essere il primo comune del Delta costiero a partire integralmente con questo nuovo sistema» .

La campagna di comunicazione inizierà già a marzo, con incontri rivolti alle associazioni di categoria e ai vari portatori di interessi. Poi tra la fine di marzo e i primi di aprile saranno organizzate numerose assemblee pubbliche in tutte le frazioni. Le date e gli orari saranno ben specificati sulle lettere che tutti gli utenti riceveranno. Dopo le festività pasquali inizierà la fase centrale e più incisiva della campagna di comunicazione: due squadre di informatori ambientali visiteranno ogni singola utenza (sia le famiglie che le attività) per fornire direttamente tutte le informazioni utili e consegnare il kit per la raccolta differenziata, cioè i sacchi, i contenitori e il calendario delle raccolte. In più saranno organizzati punti informativi itineranti, nelle giornate di mercato e in occasione dei principali eventi. Nel frattempo Area e Comune stanno lavorando per individuare una zona da adibire a Centro comunale di raccolta, per tutti quei rifiuti che non si possono gettare nei sacchi o nei cassonetti: ingombranti, elettrodomestici dismessi, grandi quantità di sfalci e potature, batterie per auto, oli alimentari, tubi al neon, vernici, solventi e altro. Un servizio in più che affiancherà quelli tuttora esistenti, così da offrire la gamma più completa possibile di opportunità per separare e riciclare.

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