Eventi e cultura
6 Febbraio 2014
Rendiconto gestione. L’Ariostea arriva a oltre 42mila prestiti

Biblioteche, un’orchestra che funziona

di Redazione | 4 min

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bibliodi Anja Rossi

“Un’orchestra” che ben funziona sembra essere l’immagine migliore per Enrico Spinelli – dirigente del Servizio Biblioteche e degli Archivi del Comune di Ferrara – per rappresentare il rendiconto della gestione 2013 delle biblioteche e degli archivi ferraresi stamane, presso la sala Agnelli della Biblioteca Ariostea. All’incontro sono intervenuti il vicesindaco e assessore alle Istituzioni Culturali del Comune di Ferrara Massimo Maisto e il dirigente Enrico Spinelli, per presentare i dati di gestione del 2013 delle biblioteche e degli archivi comunali e per dare alcune anticipazioni sui progetti in programma per il 2014.

L’Ariostea arriva a quota 42683 prestiti, 920 in più rispetto al 2012, mentre tutto il Servizio bibliotecario pubblico del Comune di Ferrara (oltre all’Ariostea sono state valutate la Bassani, la Rodari, la Tebaldi e la Luppi) tocca le 146479 unità rispetto alle 144042 dell’anno precedente. L’unica a risultare in decrescita è la biblioteca Luppi di Porotto, ma per problemi di riorganizzazione del personale interno, dopo due pensionamenti. “Gli indicatori – ha precisato subito Spinelli – anche se vanno usati con cautela e non assolutizzati, fanno capire l’andamento della lettura e danno un quadro totale positivo tale da poterci sentire soddisfatti”. Per quanto riguarda gli utenti attivi, vi è stato un leggero calo, passando dai 12446 del 2013 ai 12418 del 2013, anche se un aumento è stato invece riscontrato alla Bassani (+ 122 utenti) e alla Rodari (+147). I prestiti a chi si serve di internet nelle biblioteche aumentano con 828 sessioni in più (da 21286 del 2012 alle 22114 del 2013).

Per quanto riguarda invece l’area antica e della conservazione, con la Sala Riminaldi, l’Archivio storico e il Centro di documentazione storica, si registra un aumento di 337 utenze totali, passando dalle 4526 del 2012 alle 4863 del 2013 “grazie anche agli investimenti fatti dall’amministrazione comunale e allo spostamento dell’Archivio Antonioni in via Gioco del pallone” afferma Spinelli.

Un saldo positivo per tutte le biblioteche del territorio (a parte la Luppi, con – 31 attività nel 2013, sempre per problemi interni) è stato registrato inoltre per le attività culturali, la didattica e la formazione, attraverso conferenze, laboratori, letture e mostre. L’aumento è di 82 attività (da 669 a 751).

Nessuna inflessione risulta tra 2012 e 2013 invece per le attività e i laboratori nella didattica in Archivio storico (sempre 41 attività totali), anche se aumentano le presenze: da 859 a 1000, “dandoci un valore della positività della strada intrapresa” conclude Spinelli.

Le risorse finanziarie per tutto il complesso bibliotecario si dividono in spesa corrente e investimenti (nell’acquisto di libri e altri materiali) e diminuiscono notevolmente, passando da un totale di 340000 euro (del 2011) e 315000 euro (2012), a un totale di 194000 euro nel 2013. La spesa corrente dell’anno scorso ammonta a 134000 euro (rispetto ai 240000 del 2011 e 2012), con visto la chiusura delle esternalizzazioni e la riqualificazione del personale di ruolo. Gli investimenti sono passati dai 100000 euro del 2011 ai 60000 euro del 2013.

Sono state inoltre date alcune anticipazioni sui progetti e sulla programmazione del 2014. Prime su tutte le iniziative inerenti la Casa Niccolini (che diventerà la sede della nuova biblioteca per ragazzi) e la Palestra Garibaldi (per il deposito cartaceo), oltre all’attesa apertura di Casa Minerbi. Investimenti vogliono essere fatti anche per lo sviluppo tecnologico attraverso l’acquisizione di libri elettronici e una maggiore cooperazione con il Polo UFE che comprende l’Università, il Comune, la Provincia e le scuole (con un totale di un milione e mezzo di titoli e 64 biblioteche aderenti a livello provinciale). Infine, sulla scrivania del 2014 vi sono anche la catalogazione del Fondo Antonioni e il Fondo Caretti, patrimonio culturale del ‘900.

Per Massimo Maisto il 2013 fa segnare una ripresa rispetto a gli ultimi anni e “ciò è dovuto a tre fattori: la capillarità della rete, la qualità del servizio dato dalle biblioteche e dall’aumento delle attività didattiche, aumento quest’ultimo molto forte con 82 iniziative in più rispetto all’anno precedente, ma che risulta essere ancora maggiore se si pensa a cinque anni fa. Tutto questo è merito di una cultura diffusa e il sempre maggiore rapporto con associazioni e Università, che compensa il calo delle risorse economiche”.

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