Stefania Craxi

“Ho scelto di fare manifestazioni pubbliche che non fossero di promozione diretta della mia campagna elettorale ma momenti di approfondimento”. È la riflessione di Giorgio Dragotto, consegnata questa mattina alla stampa, per motivare la scelta della serata in programma per venerdì 19, alle 21, nella sala conferenze della Camera di Commercio, a Ferrara, durante la quale verrà proiettato il film documentario sulla vita di Bettino Craxi -per la regia Paolo Pizzolante – “La mia vita è stata una corsa”.

Ospite e relatrice della serata, insieme con Giorgio Dragotto – candidato PDL alle prossime elezioni regionali – sarà proprio la figlia di Bettino Craxi, la sottosegretaria agli Affari esteri Stefania Craxi.

“Ritengo che la seconda Repubblica nella fase odierna – ha detto Dragotto per commentare la scelta del tema della serata di venerdì – attinga a piene mani da ciò che è stato il pensiero politico e l’agire di Bettino Craxi. Quello che stiamo vivendo nella contemporaneità è una riproduzione di ciò che Craxi ha vissuto sulla sua pelle alla fine degli anni 80. Ci sono tutti gli elementi che c’erano allora: la magistratura che si erge a potere politico; la demonizzazione dell’avversario; l’impossibilità di attuare – a causa di questo clima politico – alcun tipo di riforma per fare ciò che era necessario fare già alla fine degli anni 80”.

Venerdì sera sarà proiettato uno dei quattro film-documentari che, in questi anni, sono stati realizzati sulla vita di Bettino Craxi; “un film che – ha sottolineato con orgoglio il candidato del PDL – oltre ad essere un documento biografico è al tempo stesso una lezione di vita e di politica. Purtroppo – ha continuato Dragotto – nei confronti delle grandi personalità che hanno la capacità di fare cose straordinarie – penso a Craxi che , durante la sua epoca, ha sdoganato i comunisti italiani per farli entrare nell’internazionale socialista; a Berlusconi che ha fatto in modo che il movimento sociale entrasse a pieno titolo nell’agone politico nazionale fino al governo del Paese e anche a Kohl che ha riunificato la Germania – si attua un meccanismo repulsivo e di resistenza. Nonostante tutto – ha rimarcato il candidato – Berlusconi da 15 anni resiste al tentativo di essere espulso dalla scena politica nazionale e con lui tutta la nostra forza politica”.

Dragotto ha poi spiegato che l’incontro di venerdì sarà anche un momento per rivolgere un appello a tutta l’area riformista del Popolo della Libertà della quale – ha ricordato – fanno parte, tra gli altri, i ministri Brunetta, Sacconi, Cicchitto, Frattini e la stessa Stefania Craxi. “Noi – ha detto il candidato – con la creazione del PDL abbiamo compiuto un’operazione di innesto di forze politiche diverse su un tronco solido che era Forza Italia. Ora – ha continuato Dragotto – per cercare di evitare che l’albero muoia bisogna intervenire eliminando, ove ci siano, gli innesti sbagliati. Gli elettori del Popolo della Libertà – ha concluso il candidato – hanno quindi come obiettivo quello di contribuire a salvare il tronco”.

Dragotto, rispetto alla serata di venerdì per la quale estende l’invito a tutti i cittadini, si aspetta una nutrita partecipazione soprattutto data l’attualità dei temi che si tratteranno.