Eventi e cultura
5 Dicembre 2013
I compositori italiani omaggiano l’arte musicale ispanica cimentandosi in danze di origine iberica

I concerti del Ridotto celebrano Zurbaràn

di Redazione | 2 min

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Il concerto, in programma al Ridotto del Teatro Comunale sabato 7 dicembre alle 17, vedrà impegnata l’Accademia dello Spirito Santo diretta da Francesco Pinamonti con l’apporto strumentale della Cappella Musica di San Giacomo Maggiore, con Roberto Cascio nel ruolo di concertatore. Daniele Salvatore e Antonio Lorenzoni flauti, Maria Cleofe Miotti mandolino, Fabrizio Lepri viola da gamba, Monica Paolini chitarra, Marco Muzzati percussioni, e lo stesso Roberto Cascio arciliuto proporranno assieme all’Accademia un impaginato di brani vocali e strumentali in prevalenza incentrato sulle relazioni culturali della Reale Cappella Musicale Napoletana nel primo Seicento. Vi troveranno spazio composizioni di Andrea Falconieri, Giovanni Kapsberger e Sigismondo D’India, accanto ad alcuni passaggi tratti dall’opera seria in lingua spagnola Proserpina di Francesco Coppola, successore di Falconieri nel ruolo di maestro dell’istituzione musicale partenopea.

Così come Zurbaran deve molta parte della sua formazione artistica ai grandi pittori italiani, i migliori compositori italiani omaggiano l’arte musicale ispanica cimentandosi in danze di origine iberica: Sigismondo D’India, nel 1608 dedica il suo Terzo Libro di Villanelle stampato a Napoli, a Don Vicente Pimentel Capiscol di Valencia (con tanto di dedica in spagnolo), mentre il napoletano Andrea Falconiero, Maestro della Reale Cappella della città dal 1648 al 1656 (anno in cui morì vittima della peste) intitola molti brani a notabili personaggi della corte spagnola. “Oy oy celebrem todos” è l’espressione che per i compositori italiani tra Cinque e Settecento meglio identifica lo stile “alla spagnola”. Il programma di sabato si distinguerà anche per le curiose composizioni con riferimento agli inferi tra cui La Battaglia de Barabaso yerno de Satanas, Spiritillo Brando, Bayle de los dichos Diabolos, balli in maschera o musiche per particolari scenografie infernali. Ingresso posto unico sei euro, ridotto tre per gli allievi di Conservatorio.

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