Sembra strano, ma a volte Facebook può servire a scoprire il valore del buon vicinato.
Fino a qualche decennio fa si suonava il campanello alla vicina per chiedere di tenere la bambina qualche ora mentre si andava a fare la spesa oppure per farsi prestare un limone, oggi si fa un salto alla Coop. Beh non sempre è così! tramite Facebook per una volta, i tanto vituperati social network sono serviti a facilitare la condivisione.
Via Pitteri è una stradina chiusa che raccoglie molti condomini, vi abitano decine o forse centinaia di famiglie, è la via del Comando Carabinieri, della scuola elementare Pascoli.
Un’ abitante di via Pitteri che da ben 10 anni abitava in quella strada si è resa conto che a mala pena conosceva i vicini di condominio e che tutto questo, anziché esserle indifferente, le sembrava un vero e proprio spreco. Uno spreco di persone, beni e servizi, un’occasione mancata di potersi incontrare e dare una mano il tutto gratuitamente, un modo geniale per risparmiare. Perché più sei solo e isolato e più consumi.
Prendendo ad esempio altre social street italiane, dieci giorni fa ha quindi aperto un gruppo su Facebook “Residenti in via Pitteri e dintorni”, inserito quasi per prova qualche volantino nelle buchette e nel giro di qualche giorno… decine di iscritti e tantissima voglia di iniziare l’avventura. Il gruppo di via Pitteri non vuole essere quindi, per una volta, un Comitato “contro” ma un comitato PER: per prestarti un uovo, per darti una ricetta di torta di rose, per portarti fuori il cane se stai male, per aiutare tuo figlio nei compiti, per fare una passeggiata insieme sulle mura. Ed è molto bello parlare con persone che per anni hai apostrofato con un buongiorno/buonasera. Chiamiamola economia partecipativa oppure semplice amicizia tra vicini di casa da cui però possono partire idee impensabili come scambio, riciclaggio, il recupero, il baratto: la condivisione comunitaria è la strategia del futuro. Un’idea replicabile a costo zero.
Alida Nepa – via Alfredo Pitteri 30