Cronaca
1 Novembre 2013
Vincenzo Mamone era stato fermato davanti a un supermercato, coperto da un cappuccio e con una pistola in tasca

Arrestato per tentata rapina, subito scarcerato

di Redazione | 2 min

admin-ajax (8)Arrestato per tentata rapina mentre si aggirava fuori dal supermercato con un cappuccio nero calato sulla testa e una pistola a pallini di piombo nella tasca dei pantaloni, per poi essere scarcerato il giorno dopo in seguito all’udienza per le indagini preliminari. Il gip Silvia Marini ha accolto le osservazioni della difesa di Vincenzo Mamone, sostenuta dall’avvocato Pier Luigi Pieraccini, secondo la quale “nonostante gli elementi indiziari raccolti dalla polizia, si sarebbe trattato di un processo alle intenzioni”. Impossibile infatti secondo il tribunale di Ferrara dimostrare, al di là di ogni ragionevole dubbio, che Mamone si trovasse fuori dal supermercato In’s di via Padova col proposito di effettuare una rapina. E, se anche fosse stato così, l’uomo avrebbe potuto cambiare idea e tornare sui propri passi prima di fare irruzione nel negozio.

Niente misure cautelari quindi per Vincenzo Mamone, nonostante i suoi precedenti specifici per rapina. Durante l’interrogatorio l’imputato ha affermato che il cappuccio serviva per proteggersi dalle zanzare e che aveva con sé la pistola per andarsi a esercitare in un’area dismessa poco distante. Affermazioni su cui Pieraccini non si esprime, sottolineando piuttosto le argomentazioni di natura più giuridica. “Abbiamo presentato una recente sentenza della Cassazione – spiega l’avvocato – in cui si parla del ‘punto di non ritorno’ quando si sta per commettere un reato. Non sappiamo cosa ci facesse Manone fuori dal supermercato, quello che è certo è che il nostro ordinamento giuridico non punisce chi sta pensando di infrangere una legge, ma soltanto chi la infrange. E se anche Manone fosse partito con l’intenzione di effettuare una rapina, non possiamo dire che avrebbe portato a termine il suo proposito, dal momento che quando è stato arrestato non era nemmeno all’interno del locale”.

Il 51 enne calabrese resta indagato, ma affronterà il processo in stato di libertà. Il suo arresto era scattato mercoledì scorso, 29 ottobre, quando una pattuglia della polizia di Stato ha notato nel parcheggio del supermercato un uomo travisato, con la maglia sollevata a coprire il naso, il cappuccio calato in testa e la mano destra sulla cintola. Sembrava sul punto di fare il suo ingresso nel supermercato, ma quando l’auto dei poliziotti si è avvicinata lui si è goffamente abbassato dietro a una vettura in sosta per nascondersi. Gli agenti si sono avvicinati ancora e l’uomo ha tentato di fuggire per poi essere bloccato dopo un breve inseguimento, e nelle sue tasche furono trovate la pistola a gas e una busta di plastica, che secondo la polizia sarebbe dovuta servire per portare via l’incasso del supermercato.

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