Politica
5 Ottobre 2013
Il giornalista si confronta coi colleghi esteri in un'analisi sull'Italia ed esorta i giovani a far sentire la propria voce

Mentana e le anomalie della ‘Bella addormentata’

di Ruggero Veronese | 4 min

Leggi anche

Anselmo: “Fabbri usa denaro pubblico per fare comunicazione personale”

Parole forti quelle del candidato sindaco del centrosinistra che, fiancheggiato da tutti i consiglieri di opposizione e dalla candidata Elajda Kasa, attacca il sindaco Alan Fabbri e tutta la maggioranza non solo per la cartellonistica presente in tutta la città, quanto per l'utilizzo del fondo di riserva per finanziare attività per le quali non capisce il criterio di urgenza applicato

Fusari: “Cinque anni veramente spiacevoli”

Sono stati "cinque anni veramente spiacevoli. Sono felice che sia il mio ultimo consiglio qua dentro". Roberta Fusari si congeda dal consiglio comunale che in diversi ruoli l'ha vista protagonista negli ultimi 15 anni

Baldini: “Ad Argenta c’era un corso universitario fatto chiudere da Fi”

"Sono molto stupito, e lo sono felicemente, da questa notizia, dal momento che conferma che le politiche che abbiamo adottato come maggioranza sono apprezzate dall’opposizione, e quindi riproposte". Sono le prime parole del sindaco di Argenta Andrea Baldini nel commentare l'intervento di ieri sulla stampa del coordinatore giovanile e di quello provinciale di Forza Italia, Nanetti e Toselli

foto (1)A volte per capire cosa succede tra le nostra mura domestiche conviene affidarsi più al giudizio dei vicini di casa che al proprio. Un concetto che la rivista Internazionale ha fatto proprio da anni, affidando ai corrispondenti esteri delle più importanti testate mondiali i commenti e le analisi sui problemi e le vicissitudini italiane.

Tra i primi incontri pubblici del festival ferrarese c’è quindi la lunga intervista (dal titolo, non a caso “La bella addormentata”) di Enrico Mentana a Micheal Braun (corrispondente per Die Tageszeitung), Dimitri Deliolanes (Ert TV) e Stephen Faris (Time). Un tedesco, un greco e un americano distanti nella formazione e nella cultura ma uniti da parecchi giudizi di fondo riguardo alla situazione politica, sociale ed economica italiana.

L’incontro si apre con un minuto di silenzio per i drammatici fatti di Lampedusa, dopo il quale Mentana guida i tre corrispondenti in un dibattito a tutto campo e dal ritmo serrato. Nel quale una domanda di fondo torna a più riprese: in cosa consiste l’anomalia italiana? È davvero impersonificata da Berlusconi o ha radici più profonde? I giudizi sull’ex premier sono spietati su tutti e tre i fronti, ma a più riprese i giornalisti sottolineano come la sinistra abbia fatto l’errore “di fare di Berlusconi un alibi”.

“Fuori dall’Italia – afferma Deliolanes – il dibattito pubblico si concentra spesso su molti temi fondamentali. In Italia invece è fermo a un referendum ventennale pro o contro Berlusconi”. E il corrispondente greco sottolinea anche i drammatici dati sulla disoccupazione giovanile: il 40% dei giovani non trova lavoro, il restante 60% ha spesso impieghi precari e sottopagati. “La principale colpa è di tutta la classe dirigente – afferma Deliolanes – che ha badato solo alle poltrone di chi era già seduto senza preparare posto per chi sarebbe venuto dopo”. Un fatto che si ripercuote in maniera gravissima sull’economia italiana, con “capitani d’industria” spesso ultrasettantenni e non in grado di affrontare la sfida con i moderni mercati e mezzi di comunicazione.

Faris e Braun sottolineano invece le “anomalie” degli avversari di Berlusconi: se per il primo “si fa fatica a capire cosa voglia dire sinistra in Italia”, il secondo si sofferma sul fatto che “parliamo di una sinistra che si appresta a scegliere il leader tra due ex democristiani” e si sofferma sul ruolo del Movimento 5 Stelle, “che ha svuotato i partiti di sinistra italiani dal loro significato. Non ho una gran opinione su Grillo, ma il Movimento va preso molto sul serio”.

Il discorso vira sui problemi della sinistra e assume una portata più internazionale. “Ci sono alcuni problemi di fondo – afferma Braun -, e il primo è che il socialismo europeo era nato per rappresentare certe classi sociali che, proprio grazie alle vittorie sociali della sinistra, adesso sono venute a mancare. Il Pd italiano ora rappresenta più i dipendenti pubblici e il ceto impiegatizio che non i giovani disoccupati e le fasce più basse”. Ma tra i problemi più gravi c’è anche “l’impotenza” della politica: “I politici europei ormai possono fare ben poco e i ministri dell’economia sono quasi dei tecnocrati che fanno da garanti per le banche. A Roma dopo il fiasco di Alemanno ci sono grandi speranze su Marino, che però in pratica rappresenta solo una sorta di curatore fallimentare”.

L’unica soluzione possibile passa quindi, secondo i quattro giornalisti, in una maggior partecipazione e preparazione dell’opinione pubblica, ma senza scivolare in derive populistiche come quella, su cui si sofferma Deliolanes, di Alba Dorata. E soprattutto senza cedere alla tentazione di scivolare nei “personalismi” della vita politica, che declassa la partecipazione della popolazione a sterile appoggio al capo di una corrente. “Nel Pd italiano – spiega Braun – si chiedono atti di fedeltà ai vari leader anche ai livelli più bassi di attivismo. Il successo delle primarie dimostra una grande voglia di partecipazione, ma l’enorme database di indirizzi e-mail che sono stati raccolti, ad esempio, non è mai stato utilizzato per informare e coinvolgere la gente”.

Forse è proprio per questo che non vale la pena aspettare le mosse della classe politica. E quando una giovane studentessa rivolge a Mentana la domanda finale sulle chance delle nuove generazioni, il direttore del telegiornale di La7 traccia un’analisi spietata ma lucida: “Se devo notare una caratteristica negativa rispetto alle generazioni precedenti vedo un’apparente rassegnazione, perché i giovani non sono mai rappresentati. A un tavolo sull’occupazione troverete i rappresentanti di tutte le categorie, ma non i disoccupati. Dovete muovervi e far sentire la vostra voce, perché in questo paese nessuno lo farà per voi. Se non vi attivate, nessuno vi porterà la colazione a letto”.

Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com