Poggio Renatico
2 Ottobre 2013
Secondo Rita Pareschi "Fermare l’estensione della sperimentazione dei cassonetti, significa far gravare altri costi sui cittadini"

L’assessore risponde alle polemiche sui cassonetti

di Redazione | 3 min

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cassonetti_calottaPoggio Renatico. Malgrado non sia stata discussa in Consiglio comunale la mozione Pdl sulla sospensione del progetto dei cassonetti a calotta, l’assessore Rita Pareschi risponde alle obiezioni sul nuovo sistema.

“Fermare l’estensione della sperimentazione dei cassonetti dell’indifferenziato a calotta, come chiede il Pdl, significa fermare una macchina che è già partita da tempo, con relativa approvazione da parte degli enti competenti dei piani finanziari e dei modelli organizzativi. Significata insomma far ricadere sui cittadini i mancati finanziamenti regionali, penalizzare le attività produttive, ma soprattutto dover procedere già dal prossimo anno con un sistema alternativo che garantisca il perseguimento degli obiettivi di legge di raccolta, incrementati ulteriormente dal piano regionale dei rifiuti. L’unica alternativa sarebbe quella del porta a porta integrale, con l’eliminazione dei cassonetti stradali. Al di là dei costi, variabile pur di non poco conto, i cittadini poggesi si troverebbero certamente di fronte a disagi maggiori di quelli di un conferimento dell’indifferenziato con un’apertura ridotta”.

“Il Pdl si contrappone ‘alla calotta’ – prosegue l’assessore – adducendo fra i motivi i conferimenti nel comune di Malalbergo da Gallo, dove la sperimentazione è stata introdotta dal 2010, oltre a presunti disagi per i cittadini e gli alti costi. Per una corretta informazione, va evidenziato come fenomeni di spostamento di rifiuti nel vicino comune bolognese siano stati registrati solo nei primi mesi dell’attivazione del servizio. L’amministrazione comunale conferma come le calotte a Gallo non creino particolari problemi. Le misure sanzionatorie, per sfavorire i conferimenti da parte di non residenti, riguardano altre realtà dove di recente è stato introdotto un sistema di porta a porta integrale con l’eliminazione dei cassonetti stradali”.

L’assessore sfata anche alcuni miti: “Anche il tema dei disagi appare una costruzione teorica, tanto più che il sistema deve ancora partire in gran parte del territorio. Di fatto il servizio di raccolta non subirà sostanziali cambiamenti. Un accesso più ridotto al cassonetto dell’indifferenziato, per evitare impropri conferimenti e incentivare la differenziata, è nella sostanza la principale novità destinata a toccare solo marginalmente le abitudini di conferimento dei nostri cittadini, a fronte del potenziamento dei cassonetti stradali.Per quanto riguarda i costi, grazie ad un significativo contributo della Regione, solo una quota, nelle ultime due annualità, è andata a ricadere sul costo del servizio e sarà ampiamente ammortizzata, a partire dal prossimo anno, dal minore smaltimento di rifiuti, per un incremento certo della raccolta differenziata. Tale sistema consentirà, inoltre, l’applicazione dal gennaio prossimo della tariffa puntuale, calcolata in parte sul numero dei conferimenti dell’indifferenziato. Con sgravi certi anche per le attività produttive, che potranno in tal modo scaricare l’iva, come avveniva per la Tia. I punti di forza del progetto sono rispetto degli obiettivi di legge, che prevedono la raccolta al 65% già dal 2012, sgravi per le imprese, maggiori economie per i cittadini, impegno per una ambiente meno inquinato”.

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