Eventi e cultura
30 Settembre 2013
Al via la nuova stagione di Ferrara in Jazz, una sessantina di appuntamenti con jazz per tutti i gusti

Il Jazz Club si tinge di atmosfere newyorkesi

di Redazione | 5 min

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di Elisa Fornasini

jazz1Tutti quanti voglion fare il jazz. E tutti quanti lo vogliono fare al Jazz Club Ferrara. Il torrione San Giovanni – lo splendido bastione rinascimentale di via Rampari di Belfiore – si riconferma anche quest’anno al centro della vita culturale della città, della provincia e della regione. Saranno una sessantina gli appuntamenti che si svolgeranno dai primi di ottobre fino a fine aprile per la nuova stagione di “Ferrara in Jazz 2013-2014” presentata questa mattina. La Torre estense del jazz festeggia così 15 anni di attività riproponendo, come sempre, il miglior jazz in circolazione con un occhio particolare alla scena newyorkese.

La lunga kermesse concertistica omaggia infatti il miglior jazz statunitense sia nelle forme classiche, sia in quelle contemporanee e di ricerca. “Abbiamo uno dei migliori programmi che si possa avere anche in club di New York – annuncia Andrea Firrincieli, presidente Jazz Club Ferrara – con un programma di qualità. Ma oltre alla musica ci sarà spazio per serate di solidarietà”.“Però anche noi abbiamo bisogno di solidarietà – gli fa eco Francesco Bettini, direttore artistico Jazz Club Ferrara. – Numericamente abbiamo qualche concerto in meno per far quadrare il bilancio dopo i recenti interventi e quelli che si terranno in futuro, dato che l’ultimo restauro risale a 15 anni fa. Per questo stiamo puntando molto sul crowd funding, con una donazione da parte degli appassionati potremmo coprire parte delle spese”. E gli appassionati, anche se sono già tanti, sono destinati ad aumentare. “Oltre a ricreare le atmosfere di un club newyorkese – continua Bettini – durante la stagione verranno rappresentare tutte le sfaccettature del jazz per accogliere sia gli appassionati abituali che quelli più specifici”.

John Abercrombie

John Abercrombie

Entrando nel vivo della prima tranche della programmazione, l’inaugurazione è fissata per lunedì 7 ottobre. A calcare per primo il palco del Torrione sarà il quartetto di John Abercrombie che presenterà, in esclusiva nazionale, ‘39 Steps’, il nuovo episodio discografico firmato Ecm (2013). Seguiranno presenze altrettanto prestigiose come Tim Berne con il suo Snakeoil (29 ottobre) e i Dave Douglas Quintet, in programma per il 2 novembre. Sarà poi la volta di un altro travolgente quintetto (Alex Sipiagin, Seamus Blake, David Kikoski, Boris Kozlov e Donald Edwards) unito sotto il nome di Opus 5 (9 novembre). I riflettori saranno puntati anche sulle formazioni in trio: l’11 novembre è tempo di Fly (Mark Turner, Larry Grenadier e Jeff Ballard), che passerà il turno a Tom Harrell (16 novembre) in trio cameristico con Danny Grissett e Ugonna Okegwo, per approdare poi a The Bad Plus (23 novembre).

Accanto a tre strepitosi organ trio, rispettivamente di: Ellery Eskelin (18 ottobre), impegnato a fianco di Gary Versace e Gerald Cleaver; Joey DeFrancesco (25 ottobre) e Larry Goldings insieme a Peter Bernstein e Bill Stewart (14 dicembre), non mancherà l’improvvisazione più pura con il trio di un conclamato innovatore come Vijay Iyer a fianco di Stephan Crump e Marcus Gilmore (19 ottobre), o quello di Jason Adasiewicz con Sunrooms (7 dicembre). Inoltre si terranno spettacoli che rinverdiranno i fasti dell’hard bop come l’omaggio a Cedar Walton e Max Roach di Willie Jones III in quintetto con Jim Rotondi, Danny Grissett, Darryl Hall e il nostro Piero Odorici (30 novembre). Il gran finale, prima della consueta pausa invernale, vedrà in scena una formazione di All-Star (Kenny Werner, Lionel Loueke e Chris Cheek) guidata dal pirotecnico batterista Ferenc Nemeth (21 dicembre).

Infine continua la collaborazione con Ferrara Musica per la rassegna “Off”. Da ormai 5 anni il loro intento è far ascoltare la musica non solo in teatro: in questo modo la musica da camera può essere apprezzata anche in un ambiente più intimo e disinvolto come il club. Anche quest’anno ritroveremo i Mahler Chamber Soloists (12 dicembre) che si alterneranno, nella seconda parte della stagione, con i solisti della Chamber Orchestra of Europe nell’esplorare nuovi territori musicali in bilico tra musica classica, jazz e contemporanea. Rinnovata la collaborazione anche con il Bologna Jazz Festival. “Collaboro da anni con il festival bolognese – annuncia Bettini – e non è un conflitto d’interessi ma una comunione di interessi. Infatti dal 27 ottobre al 27 novembre sono in programma 30 concerti, di cui un terzo previsti a Ferrara”.

Per il resto la formula collaudata rimane quasi la stessa tra cene, dj set, jam session e avvicinamento culturale anche dei giovani. Alle consuete serate del venerdì e sabato si affiancheranno i lunedì di Happy Go Lucky Local, con ingresso a offerta libera per i soci Endas, caratterizzati da concerti e presentazioni discografiche dei talenti più interessanti del jazz italiano. L’appuntamento fisso del lunedì sarà altresì impreziosito dall’aperitivo a buffet del Wine-bar del Torrione accompagnato dalla selezione musicale di Andreino dj. Funge da piacevole preludio alle infuocate jam session, apprezzatissime dagli allievi del Conservatorio della città estense e da una fitta schiera di musicisti, divenute reale palestra e laboratorio di musica d’insieme. Infine, per vivere ulteriormente l’atmosfera unica del Torrione, tutti i venerdì di novembre e dicembre il Wine-bar proporrà World Wide Food: serate enogastronomico-musicali a tema, alla scoperta dei suoni e dei sapori del mondo.

L’intervento finale spetta all’assessore alla Cultura Massimo Maisto. Il vicesindaco ha citato nel suo discorso il ministro dei Beni e delle Attività culturali, Massimo Bray, che fra l’altro è stato in visita di recente alla città estense. “La cultura deve essere il valore dell’Italia, come dimostra l’impegno di Bray. Anche Ferrara deve riconfermare lo status di città d’arte e di cultura. Non bisogna mai dare per scontato le cose belle: bisogna mantenersi a livelli culturali alti nonostante le minori risorse a disposizione”.

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