“C’è la volontà di andare tutti uniti”. Tutti – Cinque Stelle a parte – contro Tagliani. È la formula che il centrodestra ferrarese, e non solo, adotta per cercare di mettere i bastoni tra le ruote al sindaco per il secondo mandato. Si è tenuta ieri nella sede del Pdl in piazzetta Cacciaguida la riunione “plenaria” della possibile alleanza delle opposizioni per le comunali del 2014.

Attorno al tavolo c’erano Luca Cimarelli, coordinatore provinciale del Pdl-Forza Italia,  Giovanni Bonaldo del Pdl di Sant’Agostino (ha fatto le veci di Fabrizio Toselli), Stefano Guglielmini di Liberiamo Ferrara dalla sinistra, Vittorino Navarra di Rinascita Socialdemocratica, Liliano Cavallari di Io amo Ferrara, Neda Barbieri e Davide Verri dell’Udc, Francesco Rendine di Futuro e Libertà, Paolo Spath di Fratelli d’Italia e Fabio Bergamini della Lega Nord. Assenti giustificati Valentino Tavolazzi e Mario Zamorani, che potrebbero essere interessati alla formula della grande coalizione anti-Pd. Mancava anche Simone Lodi, che ha fatto sapere che correrà con la sua lista.

Quest’ultimo ha congelato la propria candidatura in attesa della scelta del futuro candidato della futura coalizione. La decisione dovrebbe ricadere su una persona “civica”. E anche ieri sera è rispuntato il nome di Alex De Anna, assente a causa di una lieve indisposizione.

“Abbiamo superato il trauma di cento”, quello delle divisioni e delle lotte fratricide che hanno permesso al centrosinistra di vincere anche dove è in minoranza, afferma all’uscita dalla riunione Bergamini, che si dice sicuro di “riuscire a trovare nella società civile qualcuno disposto a mettersi in gioco per il bene della città”. La scelta comunque è stata rinviata alla prossima riunione che dovrebbe tenersi tra due settimane. Anche il nome dell’alleanza è ancora in discussione. “Prima vengono i programmi – premette il segretario provinciale della Lega – e i problemi della gente”.